Kurashiki è la seconda città per grandezza e importanza della prefettura di Okayama e la terza di tutta la regione del Chugoku, ma soprattutto è una destinazione turistica che sta guadagnando molta attenzione da parte dei turisti occidentali.
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via principale di bikan |
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ingresso a bikan |
Fino a non molti anni fa alla città veniva inspiegabilmente dedicato uno spazio del tutto insufficiente nelle guide destinate all'Europa e l'industria turistica era trainata soprattutto dalle presenze dei giapponesi. La località può però vantare un intero distretto mercantile risalente al periodo Edo, quando sotto allo shogunato dei Tokugawa era il centro di raccolta del riso usato come pagamento delle tasse, completamente scampato ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, dall'aspetto incredibilmente pittoresco e dall'atmosfera tradizionale intatta. Questo, insieme ai rilevanti richiami della confinante Okayama, costituisce quindi un pacchetto che ultimamente riceve grandi consensi e sta aumentando notevolmente la fama del luogo anche ben a distanza dal paese del Sol Levante.  |
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lungo il canale |
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lungo il canale |
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museo ohara |
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lungo il canale |
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lungo il canale |
COME ARRIVARE, COME MUOVERSI E DOVE DORMIRE
L'aeroporto più vicino è quello di Okayama, circa 25 km a nord-est della città, dal quale ci sono degli autobus che portano direttamente a destinazione.
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honmachi dori |
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honmachi dori |
Per quello che riguarda i treni invece, Kurashiki ha una propria stazione lungo la linea degli Shinkansen, ma questa si trova molto lontana dal centro e solo pochi treni vi effettuano lo stop, mentre chi proviene da Osaka o in generale da est, oppure da Beppu e dal Kyushu prendendo magari le corse più rapide e con meno soste, dovrà quasi sicuramente scendere a Okayama e salire uno dei tanti treni locali che in un quarto d'ora arriva alla stazione centrale di Kurashiki: da questa poi, il quartiere storico e le maggiori attrazioni si raggiungono e si esplorano a piedi. Le dimensioni ragguardevoli della città sono però dovute al fatto che essa sia formata da diversi villaggi che negli anni sono stati uniti in un'unica entità amministrativa e anche altre zone hanno i loro motivi di interesse e per raggiungerle ci si può affidare ai bus o usare le linee ferroviarie locali. |
museo ohara |
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bikan |
La linea JR Sanyo, ovvero l'alternativa non ad alta velocità che taglia la regione, arriva da Okayama e tocca anche la stazione Shin-Kurashiki, da dove raggiungere la zona di Tamashima, mentre sempre dal capoluogo, la linea JR che si dirige nello Shikoku attraversa l'area di Kojima; una piccola ferrovia privata serve invece la zona portuale di Mizushima, che però è prevalentemente industriale e non offre attrazioni. In molti visitano Kurashiki in giornata da Okayama, ma la quiete assoluta e l'enorme fascino che di notte pervadono il quartiere tradizionale, quando anche di turisti se ne vedono pochissimi, suggeriscono di passare una notte in loco e a tal proposito una soluzione ottimale è l'Hostel Cuore, ospitato in una struttura storica ma totalmente rinnovata a ridosso dell'area antica, mette a disposizione, oltre ai dormitori, delle graziose camere private dall'elevatissimo rapporto qualità/prezzo, senza contare le belle zone comuni e un bellissimo bar al piano seminterrato. |
cortili di bikan |
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ivy square |
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ivy square |
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dietro ivy square |
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COSA FARE E COSA VEDERE
Uscendo dal lato sud della grossa stazione centrale ci si ritrova davanti un ampio piazzale del quale scaturisce Kurashiki-chuo Dori, l'ampio viale che taglia in lunghezza il centro cittadino.
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ivy square |
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denim street |
Per raggiungere a piedi il distretto Bikan e la sua caratteristica ambientazione del periodo Edo però, la migliore cosa da fare è imboccare le arcate della rete di gallerie commerciali coperte (le cosiddette shotengai) proprio all'inizio del viale sul lato sinistro e percorrere tutta Ebisu Dori, che rappresenta il punto focale dello shopping e del tempo libero per gli abitanti del posto. In alternativa si può camminare lungo la via principale per qualche centinaio di metri e girare a sinistra in corrispondenza di un minuscolo parco, ma in ogni caso il risultato sarà un repentino cambio di scenario che dalla modernità dei negozi o di una trafficata striscia di asfalto porta a una vista che rimanda ad almeno un paio di secoli addietro. |
bikan |
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museo yumiko igarashi |
Il quartiere Bikan è infatti un vero gioiello fatto di tradizionali botteghe artigiane dalla caratteristica facciata, vecchi magazzini di stoccaggio del grano bianchi con piastrelle nere e opulente residenze di mercanti del periodo Edo. Al centro di tutto, il canale ricavato dal Kurashiki Gawa che arriva nel cuore del distretto e ha sempre fatto la fortuna economica della città, fiancheggiato da due passeggiate abbellite da salici piangenti e incorniciato da una lunga serie di architetture storiche, offre una quantità esorbitante di scorci altamente pittoreschi, mentre alcune imbarcazioni offrono dei tour lungo il nastro d'acqua per una prospettiva ancora più suggestiva dell'insieme (e per la quale la località è talvolta, in maniera tremendamente impropria, accostata a Venezia). |
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bikan |
Girare un po' a caso infilandosi nei vicoli, nei cortili, nei giardinetti o negli spazi nascosti, per trovare qualche angolo suggestivo, un'immagine particolare o un piccolo museo, è la cosa migliore da fare, ma Bikan ha comunque anche una serie di siti di riferimento da tenere a mente come: il complesso museale Ohara con i suoi annessi, fatto da vari edifici antichi e moderni, che oltre alle collezioni d'arte offre diversi ambienti esterni in cui vale la pena di passare, un rigoglioso giardino e architetture da vedere; il curioso vicolo Denim Street, con negozietti di abiti in tessuto jeans e il colore blu imperante; l'ex Municipio in stile europeo ora sede di un museo e dell'ufficio informazioni; le vie Hon-Honmachi Dori e quella che da essa si separa continuando a correre parallelamente al canale, che sono le più ricche di residenze storiche e facciate tradizionali. |
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cortili a bikan |
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verso honei-ji |
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honei-ji |
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honei-ji |
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verso tsurugatayama |
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kanryu-ji |
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dalla collina |
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kanryu-ji |
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honei-ji |
Proprio lungo quest'ultima, un'invitante cancello tra muri di mattoni rossi e vista su aree verdi, porta a uno dei siti più iconici della città.
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fuori bikan |
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fuori bikan |
L'area denominata Ivy Square è infatti un vecchio complesso industriale appartenuto alla fabbrica tessile Kurabo risalente alla fine del XIX secolo, dove i piacevoli viali e cortili alberati, l'ampia piazza centrale, i piccoli edifici storici in legno e i grandi magazzini industriali in mattoni rossi, si fondono con armonia creando un piacevolissimo insieme che ospita negozi, ristoranti, un museo e un hotel, creando così un'atmosfera particolarmente vivace in una zona di grande interesse storico e culturale. Uscendo sul lato orientale del recinto e volendo tornare verso il cuore di Bikan, salta invece agli occhi il colorato palazzo con il museo dedicato a Yumiko Igarashi, ovvero l'illustratrice dei manga di Candy Candy e Georgie. |
ohashi-tei |
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fuori bikan |
A nord infine, il quartiere è delimitato da una collinetta cui si può accedere da vari sentieri in salita e scalinate, caratterizzata dalla fitta vegetazione del Tsurugatayama Park e dalla presenza di diversi siti religiosi. Il Kanryu-ji è il complesso buddista zen più rilevante dell'area ed è bello arrivarci sia dal percorso inaugurato dagli archi subito fuori Ebisu Dori che salendo la scalinata a fianco del tunnel stradale da Honmachi Dori, ma anche il più piccolo Honei-ji col suo cimitero sul fianco dell'altura merita attenzione; poco più a est invece, una lunga scalinata si inoltra nel verde per arrivare al santuario shintoista di riferimento, l'Achi-jinja, famoso per un glicine ultracentenario e come di consueto pieno di gente in visita nei primi giorni dell'anno. |
giardini a bikan |
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dall'achi-jinja |
Fuori da Bikan ma subito a ridosso di esso, non manca qualche altro sito intrigante, come la coppia formata da Museo d'Arte e Museo di Storia Naturale, lo spazio culturale del Geibunkan attorno a un gradevole parchetto (dove tra l'altro c'è anche un curioso museo-memoriale dedicato a un grande maestro degli shogi, gli scacchi giapponesi) e, soprattutto, qualche altro bel vicolo con case tradizionali dove si distingue la Ohashi-tei, un'elegante dimora storica appartenuta a una famiglia di facoltosi mercanti di riso che viene considerata la più scenografica tra quelle visitabili in città. Fuori dal centro, gli altri villaggi che compongono il comune non mancano di offrire motivi per allungare il soggiorno e chi ha tempo e facilità di spostamento dovrebbe approfittarne: non lontano dalla stazione di Shin-Kurashiki, l'area di Tamashima offre un genuino villaggio marinaro con abitazioni d'epoca e un importante tempio, l'Entsu-ji, mentre più a sud (in treno bisogna andare a Okayama per poi cambiare linea) la zona di Kojima si distingue per la produzione tessile, in particolare di jeans, con possibilità di shopping e vie commerciali, due curiosi musei dedicati appunto ai jeans e alle uniformi scolastiche, un'altra ricca e splendida residenza tradizionale appartenuta stavolta alla famiglia Nozaki, per finire con l'area collinare del Monte Washuzan con le sue incredibili vedute sul Mare Interno di Seto e sulla serie di ponti monumentali che porta allo Shikoku. |
achi-jinja |
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achi-jinja |
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dall'achi-jinja |
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kanryu-ji |
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salita al kanryu-ji |
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achi-jinja |
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fila all'achi-jinja |
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achi-jinja |
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scalinata dell'achi-jinja |
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bikan e il canale |
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lungo il canale |
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ivy square |
DOVE MANGIARE E DOVE USCIRE LA SERA
Kurashiki è animata soprattutto di giorno, quando una moltitudine di turisti scema tra le vie di Bikan e lungo il canale.
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ario |
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ebisu dori |
Proprio lungo le principali direttrici del quartiere storico e intorno ad Ivy Square ci sono quindi la maggior parte delle proposte gastronomiche, tuttavia allargandosi anche fuori dalla zona più turistica si fanno belle scoperte: non è semplice, per esempio, trovare l'ingresso del ristorante di soba e udon Den, nascosto in un vicoletto strettissimo, ma l'ambiente tradizionale e l'eccellente pasta fresca preparata sul momento costituiscono un'esperienza senz'altro da provare. Di sera invece, la città guadagna in quiete, fascino e autenticità, ma vede anche diminuire drasticamente le possibilità di scelta che si riducono agli izakaya lungo Kurashiki-chuo Dori o nella rete di shotengai accanto alla stazione; una possibilità facile e veloce però, se non è troppo tardi, è anche approfittare dell'ampio food court del centro commerciale Ario, situato proprio sul lato settentrionale dello scalo ferroviario. Da non sottovalutare infine, sia per mangiare che per bere qualcosa dopo cena, il bel bar associato all'Hostel Cuore.(1-2 gennaio 2025)
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fuori bikan |
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