Beppu è una città del Kyushu che si trova in fondo alla grande baia omonima e, anche se non ricopre il ruolo di capitale della prefettura di Oita (onere che spetta appunto alla vicina Oita), ne costituisce di gran lunga la località turistica di punta.
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Il motivo di tanto richiamo è dato dalle migliaia di sorgenti termali che sgorgano dal terreno all'interno dell'area urbana, facendone uno dei centri con più onsen di tutto il paese e una meta molto agognata per chi ama rilassarsi nell'acqua calda, grazie alle montagne di origine vulcanica che si stagliano subito alle spalle dell'area urbana (vale inoltre la pena ricordare che il Monte Aso, il vulcano più attivo del Giappone, si trova solo a poco più di una cinquantina di chilometri in linea d'aria e che tutto il Kyushu è un'isola geologicamente molto attiva). Ad aggiungere charme al tutto c'è poi l'innegabile colpo d'occhio legato ad alcune di queste sorgenti, che ormai sono conosciute con l'evocativo nome di "inferni" e che costituiscono un'attrazione di grande interesse a prescindere dalla possibilità di fare il bagno o no, mentre l'imponente offerta di alloggi e di tutti i servizi legati al turismo ne rende la fruizione semplice e godibile. |
takegawara onsen |
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fuori la stazione |
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museo d'arte |
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beppu park |
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COME ARRIVARE, COME MUOVERSI E DOVE DORMIRE
L'aeroporto di Oita si trova a circa 40 km dalla città, sulle sponde della penisola di Kunisaki, ed è collegato solo via bus (che tra l'altro nel viaggio attraversa anche la deliziosa cittadina di Kitsuki).  |
pediluvio a kannawa |
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fumi a kannawa |
Molto più comodi sono invece i collegamenti via treno: le linee degli Shinkansen passano infatti nella stazione di Kokura (ora parte della metropoli di Kitakyushu), da dove un treno espresso porta a destinazione in poco più di un'ora e questa soluzione è sicuramente la più veloce per chi arriva da Fukuoka o Kagoshima, oppure anche dallo Honshu. Per chi ha parecchio tempo a disposizione, un'alternativa molto più intrigante è invece il treno che da Kumamoto attraversa tutta l'area del vulcano Aso tra incredibili paesaggi per arrivare poi a Oita, dove cambiare treno. Le stazioni ferroviarie di riferimento a Beppu sono però due: la Beppu Station serve il centro cittadino vero e proprio con la maggior parte delle strutture turistiche, mentre chi è diretto nella zona di Kannawa, dove ci sono gli inferni e moltissimi onsen, troverà più comoda la stazione di Beppu-daigaku, qualche chilometro più a nord. |
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ristorante al vapore a kannawa |
Stretta tra le montagne e la costa, l'area metropolitana della città si spande su una superficie piuttosto ragguardevole e le varie attrazioni possono distare tra loro anche diversi chilometri, più che fare la spola tra una stazione e l'altra è però meglio affidarsi alle linee di bus che seguono gli itinerari turistici e hanno il capolinea fuori dalla stazione principale, dove l'ufficio informazioni è molto utile per programmare il proprio tragitto e vende anche i biglietti giornalieri per i mezzi di trasporto e le attrazioni. Come detto sopra poi, di hotel, ostelli, guesthouse e affini ce n'è davvero un numero esorbitante sia in centro che a Kannawa: la Guesthouse Rojiura è però una soluzione davvero ottimale per la posizione a ridosso della Beppu Station e vicino alla zona più vivace, nonché per le mini-singole perfettamente attrezzate dal fantastico rapporto qualità/prezzo (ci sono anche dormitori con capsule e camere private), per le lucenti zone comuni e i servizi, tra i quali spicca la sauna liberamente utilizzabile. |
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un arapaima allo shiraike |
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shiraike jigoku |
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COSA FARE E COSA VEDERE
Se è vero che è il distretto di Kannawa a serbare le maggiori sorprese e le attrazioni più importanti, anche nella zona del centro non mancano tuttavia dei motivi di interesse e delle attività da non trascurare.
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oniyama jigoku |
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kamado jigoku |
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IL CENTRO CITTADINO
Uscendo dalla stazione di Beppu ci si ritrova subito davanti la statua del personaggio che trasformò la città in un'importante località turistica, spesso addobbata in modi curiosi, accanto a una piccola installazione termale dove immergere le mani.
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beppu tower |
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b-con plaza |
Dal piazzale, la via principale del quartiere corre direttamente fino alla costa, poco prima della quale si staglia la Beppu Tower, iconica struttura per le telecomunicazioni alta 100 metri (con una terrazza panoramica a 55 metri) che è anche un manifesto architettonico dell'era Showa. Il parco lungomare, dove far spaziare lo sguardo su tutta la baia, costituisce invece una piacevole passeggiata che va dal porticciolo turistico a sud alla coppia di spaziose spiagge a nord, caratterizzate da una fascia di alberi che le separa dall'abitato. A sud della via principale invece, una rete di vicoli nasconde la zona più vivace della città, dove girare la notte tra centinaia di bar, ristoranti e izakaya, ma dove trovare anche molte alternative per lo shopping, in particolare sotto le due gallerie commerciali coperte: Yayoi Tengu Dori, dove ammirare anche la grande statua della creatura mitologica dal lungo naso propria del folklore giapponese da cui deriva il nome della via, e soprattutto la lunga Sol Paseo Ginza. |
yayoi tengu |
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vecchia galleria |
Vicino quest'ultima sorge anche il Takegawara Onsen, uno dei più spettacolari tra i bagni termali storici della città (che sono parecchi e sparsi in varie zone dell'area urbana), accanto al quale uno stretto vicolo conserva un'altra piccola galleria commerciale ricavata da un vecchio complesso industriale. A monte della stazione, a catalizzare l'attenzione c'è il Beppu Park, un quadrato di parecchi ettari di superficie con centinaia di pini, uno scenografico boschetto di bambù e gli onnipresenti sakura. Ancora un po' più su, il palazzo storico del Museo d'Arte e il moderno centro polivalente B-con Plaza sono dei riferimenti per ciò che riguarda la cultura, mentre la moderna Global Tower spicca con i suoi 125 metri di altezza dove la terrazza a 100 metri offre una superba vista panoramica a 360 gradi. |
fuori dalla stazione |
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global tower |
Per il panorama definitivo bisogna però proseguire sul fianco della montagna per altri 6 km circa fino alla stazione di partenza della funivia che permette di arrivare in cima ai 1300 metri del monte Tsurumi. Una curiosa attrazione si trova infine a metà strada tra la stazione e la zona di Kannawa: il Beppu City Traditional Bamboo Crafts Center è infatti un po' museo, un po' laboratorio artigiano con artisti di richiamo e un po' negozio, il tutto dedicato all'arte di lavorare la famosa pianta che spesso è associata alle sorgenti termali, ma se si tratta solo di fare un po' di shopping ci sono anche altre possibilità in centro, come per esempio il delizioso negozietto di oggetti in bambù lungo Sol Paseo Ginza. |
motomachi |
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parco lungomare |
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verso oita |
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verso nord |
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spiaggia matogahama |
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verso nord |
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kamado jigoku |
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kamado jigoku |
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kamado jigoku |
KANNAWA E GLI INFERNI DI BEPPU
Alla fine però, il principale motivo di interesse di Beppu è rappresentato dai 7 inferni (jigoku), ovvero delle sorgenti vulcaniche dove vapore, acqua bollente e fango danno vita a delle ambientazioni altamente spettacolari.
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oniishi bozu jigoku |
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umi jigoku |
Questi si trovano tutti nel distretto di Kannawa, quello a più alta concentrazione di bagni termali, dove è inoltre possibile osservare decine di fumaiole che fuoriescono dal terreno, dai tombini, dagli stagni o dai giardini degli edifici privati, creando uno scenario del tutto surreale. La fermata del bus di Kannawa (dove c'è anche un altro ufficio informazioni) si trova a ridosso di un piccolo ma impetuoso torrente e nei dintorni, in particolare (ma non solo) scendendo lungo la serpeggiante Ideyu-zaka, di una moltitudine di ristoranti particolari, stabilimenti termali storici e vasche pubbliche per il pediluvio, ma è invece salendo lungo Miyuki-zaka che si incontrano la maggior parte delle attrazioni. |
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In vari posti, come nell'ufficio in stazione centrale, è possibile acquistare il carnet con gli ingressi ai 7 inferni e ognuno di questi, oltre alla sorgente vera e propria con le sue peculiarità, aggiunge qualche altra installazione che giustifica di più il prezzo del biglietto e il tempo di visita. Il primo che si incontra è lo Shiraike Jigoku che al suo stagno di colore bianco-azzurrino contornato da un bel giardino abbina un padiglione con acquari d'acqua dolce che ospitano varie specie di pesci tropicali, tra i quali degli stupefacenti Arapaima. Proprio di fronte c'è il Jigoku Onsen Museum, ma forse vale più la pena di proseguire per il successivo Oniyama Jigoku, dove accanto al vascone fumante si trovano alcune piscine che ospitano decine di coccodrilli di tutte le età e le dimensioni, oltre a un piccolo museo a essi dedicato. |
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Poco oltre, il Kamado Jigoku ha più pozze con colori diversi, pediluvi, sorgenti di acqua potabile e vaschette dove cuocere i cibi al vapore, prima di inoltrarsi nell'ultimo tratto in salita con il gran finale.
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pitone bianco |
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verso il castello |
L'Onishi Bozu Jigoku è caratterizzato da pozze di fango bollente, con i densi ponfi di limo che ricordano la testa rasata di un monaco (bozu è appunto un bonzo), il tutto immerso in un bel giardino con alberi e rocce fumanti, ma è forse l'Umi Jigoku ad avere l'ambientazione naturalistica più idilliaca e il giardino più esteso, dove oltre a una pozza fumante di uno splendido colore azzurro ci sono pure una pozza rossa e un vasto stagno con un bosco alle spalle dove sorge anche un piccolo santuario, senza contare l'ampio negozio di souvenir e la bella serra con le ninfee. Cinque inferni si trovano dunque a pochi minuti a piedi l'uno dall'altro, mentre gli ultimi due stanno un paio di chilometri più a nord. |
oniyama jigoku |
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chinoike jigoku |
Un autobus (non proprio frequentissimo a dir la verità) permette di coprire in un attimo la distanza, ma in inverno la passeggiata è invece tutt'altro che spiacevole e permette tra l'altro di fermarsi in un paio di altri posticini niente male. Una piccola deviazione dal percorso principale seguendo un bosco di bambù porta a una terrazza panoramica che si affaccia su buona parte dell'area urbana, ma in particolare proprio su Kannawa per osservare così le tante colonne di fumo che sbucano tra i palazzi, tornando verso l'itinerario invece, un piccolo sforzo va fatto per salire sulla collinetta del Castello Kifune. Anche questa struttura risalente al medio evo, come quasi tutte in Giappone, è stata fortemente restaurata nella seconda metà del XX secolo, ma mantiene un'ambientazione interna molto fedele all'originale ed è piuttosto interessante, senza contare inoltre la splendida vista panoramica dalla balconata esterna all'ultimo piano che spazia dalle montagne al mare e la curiosità di vedere un grande pitone bianco conservato in formalina e il suo più giovane (e vivo) erede che fungono da protettori del castello stesso. |
castello kifune |
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castello kifune |
Per quello che riguarda gli ultimi due inferni poi: il Tatsumaki Jiguku è un vero e proprio geyser attivo che erutta ogni 30-40 minuti circa sparando acqua e vapore fino a 30 metri di altezza (ma un tetto di roccia ne limita la portata per sicurezza), mentre il contiguo Chinoike Jigoku è caratterizzato infine da una grande pozza fangosa di colore rosso intenso ed entrambi i siti sono immersi in bei giardini ricchi di alberi e piante da fiore. Beppu è sicuramente una destinazione dal grande appeal in ogni stagione e può anche essere presa come base ideale, più del capoluogo, per l'esplorazione delle tante meraviglie che la prefettura di Oita ha da offrire. |
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oniishi bozu jigoku |
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dal castello |
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dal castello |
DOVE MANGIARE E DOVE USCIRE LA SERA
La visita degli inferni prende buona parte della giornata, ma proprio lungo Miyuki-zaka ci sono vari negozi dove acquistare uova sode, patate, verdure e altri snack cotti con l'acqua calda e il vapore delle sorgenti termali.
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dal castello |
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ristorante a kannawa |
Si può anche fare tutto da sé nel Kamado Jigoku, mentre lungo Ideyu-zaka ci sono alcuni ristoranti specializzati con menu completi al vapore (la fila a pranzo può però comportare attese di varie ore). Ad ogni modo, l'area di riferimento per ciò che riguarda la ristorazione e il dopocena è invece il quartiere di Motomachi, ovvero il reticolo di vicoli a sud della via principale che ingloba anche le due gallerie commerciali coperte, dove ci sono letteralmente centinaia di bar, izakaya, ristoranti e fast food e oltre alle varie specialità giapponesi si possono trovare anche molte alternative di cucina internazionale. |
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La gente in giro per cena è però tanta e può capitare spesso di trovare tutto occupato, ci vuole quindi fortuna nel trovare una taverna con posti liberi tra quelle più ispiranti: un'izakaya molto carina, con un menu vario e accattivante, personale simpatico e un'ottimo rapporto qualità/prezzo si è rivelato Genki, ma con un po' di spregiudicatezza si possono in generale fare belle scoperte. In Giappone, non solo in inverno, spesso c'è molto più movimento all'interno dei locali che per strada e non è sempre facile scegliere un posto dove entrare o capire quale sia la scelta migliore, qui inoltre c'è anche un panorama di club e locali per la notte ampio ma molto poco visibile e usufruirne non è così immediato.(30 dicembre 2024 - 1 gennaio 2025)
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dal castello |
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castello kifune |
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castello kifune |
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verso gli ultimi due inferni |
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tatsumaki jigoku |
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