La cittadina di Kitsuki è un gioiellino nascosto nella prefettura di Oita che solo da poco si sta cominciando a rivelare ai viaggiatori internazionali, che si spingono nella zona nord-orientale del Kyushu generalmente a caccia di bagni termali o alla ricerca di un po' di spiritualità.
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il castello e l'estuario |
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vecchio santuario |
Questo piccolo centro all'imboccatura meridionale della penisola di Kunisaki (un territorio che a discapito della pessima copertura data dai mezzi pubblici meriterebbe invece più attenzione per i suoi suggestivi e remoti templi e le immagini sacre scavate nella roccia), domina un promontorio chiuso tra gli estuari dei due fiumi Yasaka e Koyama e si affaccia su un ramo secondario dell'ampia baia di Beppu. A rendere appetibile Kitsuki non sono però i siti religiosi o le peculiarità naturali, bensì la presenza di due quartieri con residenze appartenenti a famiglie di samurai perfettamente conservate e un piccolo castello, che donano al luogo una placida atmosfera d'altri tempi. |
verso il castello |
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parco del castello |
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parco del castello |
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castello di kitsuki |
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in centro |
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in centro |
COME ARRIVARE E COME MUOVERSI
Kitsuki si trova sulla linea costiera della JR che da Kitakyushu porta verso Oita, poco più di 30 km a nord di quest'ultima.
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parco del castello |
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parco del castello |
Le corse su questa linea sono abbastanza frequenti, il problema sta però nel fatto che la stazione della cittadina si trova ad almeno 5 km di distanza dal centro storico e di autobus locali che fanno la spola ve ne sono pochi e molto distanziati nel tempo, occorre quindi programmare bene la visita cercando magari informazioni sugli orari. Per il resto, la parte interessante occupa una superficie piuttosto ristretta e quindi si gira perfettamente a piedi. Nonostante le velleità turistiche, l'offerta di alloggio in città è quasi del tutto inesistente e i viaggiatori visitano il luogo prevalentemente con un'escursione in giornata dalla vicina Beppu, famosissima località termale dove di alberghi e guesthouse ce ne sono a profusione. |
nel castello |
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parco del castello |
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castello di kitsuki |
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dal castello |
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dal castello |
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dal castello |
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dal castello |
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parco del castello |
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retro museum |
COSA FARE E COSA VEDERE
Il capolinea dei bus urbani, dove si viene scaricati dal mezzo proveniente dalla stazione ferroviaria, si trova a ridosso della via principale proprio accanto a un'antico magazzino ora trasformato per ospitare negozi di souvenir e l'ufficio informazioni.
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scuola feudale |
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Da qui, una stradina con graziose abitazioni tradizionali sfiora un vecchio santuario tra la vegetazione e un curioso Retro Museum dedicato all'epoca Showa, ma soprattutto porta all'imbocco dell'area del Castello di Kitsuki. Un piacevole percorso si inoltra nel bosco risalendo via via la piccola collina dalla forma allungata incontrando un altro santuario, dei giardini e un cimitero storico con le lapidi di roccia scolpita e le tavole di legno piantate nel terreno, fino alla punta dell'altura dove il mastio domina la scena su pareti rocciose verticali che scendono verso l'ampio Yasaka. L'edificio definito come il "castello più piccolo del Giappone" è in realtà una ricostruzione del 1970 ma molto fedele all'originale anche all'interno, dove c'è un museo con vari oggetti e suppellettili ma dove la maggiore attrattiva è senz'altro il vastissimo panorama sull'estuario attraversato da un grande ponte e sulla baia. |
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Più che il castello però, il motivo principale per venire a Kitsuki sono senz'altro i due quartieri dei samurai che riempiono altrettante collinette dalla cima ampia e piatta riempite dalle magioni delle famiglie degli iconici guerrieri feudali. La prima cosa da fare uscendo dal parco del castello è allora imboccare la lunga scalinata di Kanjoba-no-saka, la cui lenta salita porta direttamente nel quartiere storico settentrionale e mano a mano che si sale sembra di stare invece tornando indietro nel tempo, giacché spariscono segni invasivi dell'era moderna quali linee elettriche o insegne, per lasciare spazio ai muretti di recinzione delle ville dei samurai e alla vegetazione dei loro giardini. |
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dalla collina nord |
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quartiere nord |
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Le stupende residenze delle famiglie Isoya, Nomi e Ohara sono visitabili e ne vale certamente la pena, merita anche la segnalazione però il piccolo parco con il cancello e la piccola struttura originali in legno sul terreno dell'antica scuola di epoca feudale, che ora fa invece parte della moderna scuola elementare.
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All'incrocio, la scalinata Suya-no-saka riscende nella civiltà per risalire subito nella dirimpettaia scalinata Shioya-no-saka, che agevola l'accesso nel quartiere storico meridionale. Simile al precedente ma con le sue peculiarità, anche quest'altra area merita un'esplorazione capillare e vanta la presenza del Museo Storico di Kitsuki col suo idilliaco giardino, della residenza Nakane e della ricca residenza Hitsotsumatsu, di fronte alla quale ci si può anche affacciare dalla rupe sopra all'estuario e scorgere in lontananza il piccolo Castello. Oltre ai punti di maggiore attrazione però, il bello di entrambi i quartieri è il poter passeggiare nella quiete completa, senza vedere automobili e potendo ammirare anche molte altre abitazioni di foggia storica e tradizionale sognando un'immersione nel periodo Edo. |
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Le due collinette che ospitano i quartieri tradizionali corrono parallele tra loro e la valletta che le divide è invece segnata in tutta la sua lunghezza dal passaggio della via principale del centro, che forma il quartiere commerciale rappresentando il fulcro della vita cittadina ma rimane comunque molto gradevole alla vista. Passando da un quartiere storico all'altro vale dunque la pena di fare una sosta a qualche negozio, ma tornando verso la stazione dei bus conviene risalire la collina costeggiando la Chiesa Protestante di Kitsuky per ammirare poi la fascinosa residenza della famiglia Sano e riscendere sul lato settentrionale tramite l'evocativo pendio lastricato in pietra del Bansho-no-saka, che sbuca proprio davanti all'ufficio informazioni. |
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Kitsuki è solo una delle numerose località meritevoli di attenzione della prefettura di Oita, che può contare sulle suggestioni spiritualistiche della penisola di Kunisaki fino alle cittadine di Bungo-Takada e Usa, oppure sul connubio di onsen e artigianato della trendy Yufuin, per finire con le strabilianti statue di Buddha scolpite nelle pareti rocciose nella città di Usuki e i tanti quartierini dell'epoca Edo che caratterizzano numerosi villaggi. Il grosso capoluogo della prefettura, che porta il medesimo nome, è invece più che altro una città industriale e uno snodo dei trasporti mentre la punta di diamante e il centro nevralgico del turismo provinciale è senz'altro la città di Beppu, una delle località termali più importanti in assoluto di tutto il Giappone. |
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quartiere sud |
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DOVE MANGIARE
Nonostante il crescente interesse da parte dei viaggiatori, Kitsuki è ancora una destinazione parecchio di nicchia e non può vantare una grande varietà di servizi legati all'accoglienza.
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Di notte, il centro urbano dev'essere molto probabilmente silenzioso e semideserto, inoltre la copertura dei mezzi pubblici non permette orari particolarmente flessibili. Ad ogni modo, lungo la via principale stretta tra le due collinette dei quartieri dei samurai e lungo quella che dal capolinea dei bus porta all'imbocco dell'area del castello, non manca una selezione di bar, caffè, ristoranti e izakaya, ma forse la soluzione migliore per ottimizzare i tempi è quella di servirsi al kombini Lawson davanti all'ufficio informazioni e consumare in relax nel parco del castello.(30 dicembre 2024)
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quartiere sud |
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sulla via principale |
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chiesa protestante |
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quartiere nord |
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