Sigiriya è probabilmente il sito archeologico più famoso dello Sri Lanka e rappresenta una tappa imperdibile durante un viaggio itinerante sull'isola di Ceylon.
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verso la rocca
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| museo |
Motivo principale di tanta notorietà è l'iconica rocca che si erge maestosa dalle pianure circostanti e sulla cui cima sorgono i resti di un palazzo reale e complesso religioso, mentre intorno alla base della montagna si allarga una cittadella fortificata con resti di palazzi, giardini e cisterne, che verso la fine del V secolo dopo Cristo subentrò per alcuni anni ad Anuradhapura come capitale del regno cingalese. Tutta l'area è patrimonio UNESCO dal 1982, intorno alla zona archeologica sorge però anche un corposo insieme di strutture turistiche immerse nella natura che rende il soggiorno particolarmente piacevole e che può fungere da comoda base anche per la visita di molte destinazioni interessanti nella regione del Triangolo Culturale. |
| ingresso della cittadella |
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| fossato |
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| nella cittadella |
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| nella cittadella |
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| nella cittadella |
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| nella cittadella |
COME ARRIVARE, COME MUOVERSI E DOVE DORMIRE
Sigiriya non si trova su una delle strade principali, bensì a una decina di chilometri circa dall'incrocio con la A6, per cui l'unico bus diretto è quello che la collega con la vicina città di Dambulla, distante 17 km.
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| cisterne |
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| verso la rocca |
Provenendo da Polonnaruwa e andando proprio verso Dambulla, la cosa migliore da fare è dunque scendere nel villaggio di Inamaluwa e attendere lì la coincidenza per Sigiriya, oppure approfittare dei tuk-tuk che stazionano all'incrocio nella speranza di caricare qualche turista (certo costano più dell'autobus ma la spesa è comunque contenuta); a destinazione poi, non c'è una vera e propria stazione, ma solo alcune fermate lungo la via principale, utili in ogni caso sia all'arrivo che quando si deve ripartire. L'ingresso del sito archeologico è raggiungibile anche a piedi dalla zona centrale del villaggio, inoltre all'interno di esso ci si può muovere esclusivamente camminando, tuttavia noleggiando una bici (o uno scooter o al limite ricorrendo ai tuk.tuk) si possono comodamente raggiungere alcuni altri siti vicini e vari punti panoramici dai quali osservare la rocca, oltre a perdersi tra i campi in uno scenario idilliaco. |
| nella cittadella |
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| palazzo reale secondario |
Il villaggio di Sigiriya e i suoi dintorni sono totalmente consacrati all'accoglienza dei turisti, dove gli edifici che si affacciano sulla strada principale formano due file continue di bar, ristoranti e simili mentre ognuno dei fabbricati lungo le stradine che si dipanano tra le campagne offre un qualche tipo di alloggio. Di hotel, resort e guesthouse ve ne sono dunque a centinaia e inoltre il rapporto qualità/prezzo è generalmente molto vantaggioso: ottima soluzione, vista anche la posizione tranquilla ma relativamente vicina alla zona più animata e con l'ingresso della cittadella raggiungibile al limite anche con una passeggiata, è Lathika Homes, che dispone di camere pulite e accoglienti distribuite su diversi bungalow e una buona gamma di servizi, oltre che di una gestione attenta e gentile. |
| sotto la rocca |
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| sotto la rocca |
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| sotto la rocca |
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| sotto la rocca |
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| sotto la rocca |
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| inizio della salita |
COSA FARE E COSA VEDERE
L'attenzione di chiunque si trovi a passare da queste parti è inevitabilmente catalizzata dalle rovine della cittadella reale e dalla scalata alla Lion's Rock, l'alta rupe ignea eredità di un antico vulcano cui l'erosione ha eliminato il classico cono lasciando il camino lavico.
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| porta del leone |
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| la salita |
Il roccione chiude la cittadella su un lato, mentre gli altri tre sono protetti da un ampio fossato e da bastioni, con l'ingresso principale situato sul lato occidentale del quadrilatero. Proprio di fronte a quest'ultimo si trovano le biglietterie e il centro servizi con i bagni, la caffetteria e i negozi di souvenir, ma dove c'è anche il Museo Archeologico, ideale punto di partenza per la visita del sito. Oltrepassato il piccolo ponte e l'accesso delle mura, ci si ritrova su un lungo viale che corre dritto tagliando in due la pianta dell'antica cittadella. |
| in cima alla rocca |
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| a metà salita |
Il percorso è molto scenografico e passa tra resti di palazzi, vasconi per l'approvvigionamento idrico e giardini, per i quali il sito era famoso anche nell'antichità, ma è soprattutto l'imponente rocca che si staglia in fondo alla passeggiata a catalizzare lo sguardo. Alla base della rupe, dove il terreno comincia dolcemente a salire, i resti del palazzo reale secondario si trovano tra le rocce e si possono incontrare alcune grotte con iscrizioni e resti di affreschi, è però l'ascesa dello sperone a rappresentare il piatto forte della visita, una serie di antiche scalinate, rampe e strutture moderne in metallo che permette di risalire i circa 180 metri che portano alla cima dell'altura. |
| pidurangala dalla rocca |
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| dalla rocca |
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| sulla rocca |
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| sulla rocca |
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| cittadella bassa |
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| cittadella alta |
La prima parte della salita non presenta particolari difficoltà e permette di uscire dalla zona ricoperta di vegetazione per raggiungere successivamente una terrazza sullo stretto lato settentrionale della formazione rocciosa.
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| verso pidurangala |
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| sulla rocca |
Qui, due monumentali zampe di leone, unici resti di un insieme che comprendeva anche l'enorme testa e il portale di accesso al palazzo reale primario, fanno da guardia alle rampe di scale metalliche che scalano la parete fino alla sommità della rocca (quest'ultimo tratto è stretto e può congestionarsi un poco, inoltre chi soffre di vertigini potrebbe riscontrare qualche difficoltà). Una volta in cima, si possono ammirare resti di mura e fondamenta terrazzate, cisterne per l'acqua e tracce di scavi nella roccia, testimonianze dell'antico palazzo reale e dei siti religiosi che ne presero il posto una volta che il ruolo di capitale tornò ad Anuradhapura, ma è il clamoroso panorama a 360 gradi sulle pianure circostanti con boschi, risaie, campi e laghi, sui primi contrafforti della regione montuosa a sud e sulla vicina collina di Pidurangala a nord, a far girare la testa regalando emozioni intensissime. Scendendo poi, a metà parete si può visitare una grotta con degli affreschi raffiguranti figure femminili, unica rimanenza di un insieme che pare fosse molto più vasto. |
| verso l'uscita |
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| verso sud |
La via principale e la piccola area urbana si trovano subito a sud dell'area archeologica, ma perdendosi nei vicoli sterrati che si allontanano ci si ritrova in mezzo a suggestivi paesaggi bucolici con punti osservazione panoramici sulla rocca: è il caso del piccolo lago Kayanwela situato meno di un chilometro a sud del centro, oppure della piccola altura e dello stagno poco distanti dall'angolo sud-orientale del fossato, all'estremità del villaggio, ma di siti dove scattare fotografie d'impatto della fortezza ve ne sono diversi. Tra questi il più famoso e spettacolare si trova un chilometro circa a nord della rocca, anche se per raggiungerlo bisognerà girare attorno al tracciato del fossato allungando quindi il percorso: la collina di Pidurangala ha una forma più "consueta" ma la sua parte sommitale è comunque prevalentemente rocciosa di origine vulcanica e da essa, a un'altezza paragonabile a quella della sua più famosa vicina, le vedute panoramiche sulla rocca di Sigiriya stessa e sui dintorni sono indimenticabili.  |
| lago kayanwela |
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| fossato e mura |
Alla base della salita, dove si paga un modesto biglietto di ingresso, sorgono i padiglioni di un tempio, bissati da alcune strutture e da un Buddha sdraiato a metà percorso. La scalata dura circa un'ora tra andata e ritorno e si volge per la maggior parte del tempo nel bosco tra sentieri e scalinate che la rendono abbastanza agevole; il tratto finale però, quello tra le rocce, è invece piuttosto scosceso e difficoltoso, richiedendo l'uso di calzature adeguate. Sebbene generalmente molto meno affollata di Sigiriya, Pidurangala si riempie particolarmente all'alba e al tramonto e poiché nella fase terminale ci sono diverse strettoie e massi da scalare una persona per volta, non è insolito che si creino delle corpose file, tuttavia rappresenta sicuramente una delle attività da non perdere quando si è in zona. |
| lago kayanwela |
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| sotto pidurangala |
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| tempio a pidurangala |
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| tempio a pidurangala |
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| tempio a pidurangala |
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| tempio a pidurangala |
DOVE MANGIARE E DOVE USCIRE LA SERA
Come detto sopra, l'area urbana (più o meno) di Sigiriya è interamente consacrata al turismo e in particolare la via principale è una sfilata di caffè, bar e ristoranti, non solo nella parte più centrale ma anche nei tratti più periferici.
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| pidurangala |
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| pidurangala |
Non che ci sia una vera e propria movida, molti locali hanno tuttavia a disposizione belle terrazze o ampi giardini dove un pochino di movimento si trova, inoltre qui è molto più facile che altrove trovare alcolici nei menu. Una bella struttura con apprezzabile cucina sia internazionale che tradizionale è l'Alloro Chooti; non bisogna però nemmeno trascurare il fatto che quasi tutte le guesthouse (e questo vale anche per Lathika Homes) hanno il loro spazio dove servire colazioni, pranzi e cene (questi ultimi due previa prenotazione) e che la cucina casareccia cingalese, benché semplice, difficilmente delude.(29-30 luglio 2025)
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| in cima a pidurangala |
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| in cima a pidurangala |
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| in cima a pidurangala |
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| sigiriya da pidurangala |
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| villaggio da pidurangala |
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| stagno di sigiriya |
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