martedì 23 giugno 2015

Expo a Milano, dico la mia!

11 giugno 2015
Sull'esposizione universale che si sta tenendo in questi mesi a Milano si è già detto di tutto e le opinioni al riguardo abbracciano un intervallo incredibilmente ampio. A prescindere però dalle motivazioni che spingono ad essere a favore o contro, dal credo politico alla semplice curiosità passando per vari tipi di sensibilità sociale, è innegabile che l'Expo sia un evento di straordinaria importanza e che apra delle grandi possibilità per la città di Milano favorendo dei cambiamenti che possono anche assumere rilevanza storica (basti pensare che la torre Eiffel o il quartiere EUR sono stati costruiti per delle esposizioni universali, anche se poi quella del 1942 a Roma non c'è più stata).

expo milano 2015
luci musica e fontane all'albero
expo milano 2015
l'albero della vita di giorno
expo milano 2015
dalla terrazza azera
Senza stare quindi ad esprimere opinioni su tutte le vicissitudini che hanno portato alla realizzazione dell'Expo vorrei quindi provare a riportare le mie impressioni, ovvero il punto di vista di una persona profondamente appassionata di viaggi e con una grande fame di conoscere luoghi e culture di ogni parte del mondo, che dunque non poteva che essere fortemente attratta da un evento di questo genere e di tale portata.


expo milano 2015
il cardo
expo milano 2015
il decumano
expo milano 2015
dalla terrazza azera

Dico subito che nonostante tutti gli scandali e la corruzione che ne hanno accompagnato la realizzazione, l'evento è assolutamente meraviglioso e ben organizzato, e che, con il senno di poi, sarebbe stato un gran peccato se non ci fosse stata l'occasione di realizzarlo. Ho letto molte stupidaggini al riguardo, e quindi oltre alle mie impressioni personali riguardo i padiglioni, le esposizioni e gli spettacoli, cercherò di fornire anche qualche dato di fatto che potrà essere utile a chi sta progettando una visita:

  • L'Expo, tranne il padiglione del Nepal e pochissime altre cose assolutamente secondarie, è finito e perfettamente funzionante; non ci sono cantieri a vista nell'area principale e si può girare in estrema tranquillità.
  • Durante l'estate il caldo si farà sentire, ma il Decumano è coperto per l'intera sua lunghezza (circa 1,5 km) da delle tensostrutture che assicurano l'ombra per tutta la giornata; inoltre l'intera area è disseminate di colonne che forniscono gratuitamente acqua fresca, sia liscia che gassata, dovete solo avere l'accortezza di portarvi una bottiglia di plastica vuota.
  • Uno dei due ingressi ovest, denominato Fiorenza, si trova immediatamente fuori la stazione della metropolitana, tuttavia una volta passati i controlli (che sono del tutto simili a quelli per entrare ai gate di un aeroporto, quindi niente oggetti appuntiti e affilati e niente liquidi) vi toccherà percorrere un buon mezzo chilometro su un camminamento sopraelevato fino ad arrivare a fianco dell'altro ingresso occidentale, il Triulza, che invece si trova subito fuori la stazione dei treni; quindi se volete essere tra i primi ad entrare per precipitarvi in uno dei padiglioni in cui solitamente si forma la fila all'ingresso tenetene conto. 
  • Il sito chiude alle 11 di sera, ma le esposizioni nei padiglioni chiudono quasi tutte entro le 9.
  • L'ingresso a tutti i padiglioni, le mostre e gli eventi è gratuito una volta che si è all'interno dell'area Expo; l'unico evento a pagamento è lo spettacolo del Circ du Soleil per il quale occorre comprare un biglietto a parte. 
  • Non è ASSOLUTAMENTE vero che per mangiare all'interno dell'Expo si spendono cifre da capogiro: alcuni padiglioni come quello del Giappone o del Messico, o altri padiglioni di carattere generale, si sono dotati, generalmente sulla terrazza più elevata, di ristoranti di alto livello e con prezzi elevati, ma hanno anche delle soluzioni più economiche ai piani più bassi, mentre molti altri padiglioni hanno ristoranti dove con una ventina di euro o anche meno si può mangiare tranquillamente (Corea, Spagna e Argentina sono solo alcuni dei numerosi esempi). Sparsi in tutta l'area ci sono inoltre dei chioschi dove comprare panini o altro cibo da strada o consumare un piatto caldo seduti a dei lunghi tavolini con panche, a prezzi normalissimi.

expo milano 2015
cile
expo milano 2015
estonia
expo milano 2015
kuwait

E' opinione comune che un giorno non basti per visitare tutto l'Expo, tuttavia io entrando all'apertura dei cancelli (che è alle 10) e andando via alle 22:30 (e sbrigandomi un po' a dire il vero) sono riuscito ad entrare in quasi tutti i padiglioni delle nazioni, anche perché la maggior parte di essi si visita in pochi minuti e non si forma fila all'ingresso; se poi si ha voglia di esplorarli più attentamente, visitare anche quelli generalisti o delle aziende, e dare il giusto spazio alla parte italiana che riempie tutto il Cardo (il piccolo viale ortogonale al Decumano, in fondo al quale c'è l'Albero della Vita), oppure semplicemente prendervela con calma, allora almeno un altro giorno è assolutamente necessario.


expo milano 2015
spagna

expo milano 2015
uruguay
expo milano 2015
polonia

Ecco dunque le mie impressioni sull'Expo:

  • Appena entrato sono corso al padiglione del Giappone, che tenevo a visitare in maniera particolare data la mia smisurata passione per la terra del Sol Levante, e ho evitato la coda all'ingresso. Sebbene il padiglione sia bello, la seconda sala dove vengono proiettati filmati, giochi di luce e suoni, davvero spettacolare e il ristorante interattivo al piano superiore un giochino divertente e istruttivo, la visita è tutta un "aspetta, vai lì, aspetta, parte il filmato, aspetta, cambia sala, aspetta, sali al piano superiore, aspetta, guarda il filmato, aspetta, entra nel ristornate interattivo, aspetta, forma i gruppi per i tavoli, aspetta..." e dal mio punto di vista è risultata abbastanza snervante e poco godibile. Quando sono uscito si erano già formati 40 minuti di fila.
  • Ai padiglioni che prevedevano la formazione di gruppi per la visita e la basavano principalmente sulla visione di filmati, ho preferito quelli che permettevano di girare liberamente all'interno dando la possibilità di scegliere quale e quanta attenzione dare alle varie esposizioni, banchi informativi, e postazioni o sale con luci, colori e suoni vari. Per tale motivo, ma non solo, i padiglioni che mi sono piaciuti di più in assoluto sono stati: Marocco, dagli interni ricchi di luci, colori, giochi visivi e installazioni interessanti e informative; Angola, per gli stessi motivi del Marocco ma con in più il fatto che il padiglione è molto bello anche all'esterno; Olanda, molto carino il fatto di aver sfruttato lo spazio a disposizione, invece che per una grande costruzione, per realizzare un mini luna-park con giochi, palchi, una piccola ruota panoramica e una serie di vecchi stupendi furgoncini (anche il mitico Wolkswagen e un irresistibile Citroen arancione) di street food dove rifornirsi di hod dog, patatine e quant'altro a 3 euro; Austria, perché sembra davvero di camminare in un bosco di montagna.
  • L'Austria non è il solo padiglione a racchiudere un fazzoletto di verde, ma ve ne sono altri davvero notevoli: U.K, dove un campo d'erba alta e fiori precede la ricostruzione stilizzata in metallo di un grande alveare; Polonia, dove le pareti che racchiudono il giardino sul terrazzo sono a specchio dando la sensazione di essere davvero in un parco; Bahrain, con piante tropicali; Estonia, con una specie di serra all'ultimo piano. Poi ci sono anche il grande orto davanti al padiglione della Francia e il campo fiorito davanti a quello della Cina, che è un padiglione molto affollato ma scorrevole e con un sacco di cose da vedere.
  • Camminare sulla rete del padiglione del Brasile è divertente; io ho fatto solo 10 minuti scarsi di fila, se fossero di più però non so quanto converrebbe.
  • Tra i padiglioni che puntano principalmente sulla visione di filmati meritano sicuramente una visita la Colombia, con bei filmati sui vari piani termici del paese, e la Thailandia, con un bellissimo 4D.
  • La piscina del padiglione della Repubblica Ceca, nella quale è possibile immergere i piedi o stare sulle sdraio, magari sorseggiando la loro ottima birra, e la terrazza laterale di quello del Belgio, oltre al laboratorio di cioccolata al suo interno, dove assaggiare le loro altrettanto ottime birre, saranno sicuramente apprezzatissime da molta gente come lo sono state dal sottoscritto.
  • La terrazza panoramica più bella è quella del padiglione degli Stati Uniti, però anche quella dell'Azerbaigian, di cui tra l'altro tutti parlano anche per le sfere che ne caratterizzano l'architettura (all'interno è abbastanza interessante ma niente di eccezionale), non è affatto male.
  • Gli stati arabi hanno i soldi e si vede, visto che i padiglioni di Oman, Qatar, Kuwait ed Emirati Arabi sono grandiosi (all'interno ho visitato solo i primi due e sono piuttosto interessanti); curiosamente manca l'Arabia Saudita.
  • Padiglioni che ho gradito molto sono stati anche: Corea, con degli strabilianti ologrammi; Argentina, molto vario al suo interno e gradevolissimo nella zona bar e ristorante; Malaysia, con la sua architettura a semi e gli interni che ricreano gli ambienti naturali della nazione; Bielorussia, molto carino perché fatto a collinetta erbosa spaccata al centro con una costruzione che ricorda la ruota di un mulino e un'orchestrina in costume tradizionale davanti (all'interno però non c'è molto da vedere); Iran, bello, grandioso e interessante; Ecuador, coloratissimo all'esterno ma anche molto interessante all'interno, con sezioni che illustrano la sorprendente biodiversità del piccolo stato; Messico, con belle esposizioni sulla cultura nazionale e sugli strumenti caratteristici usati in cucina; Russia, dalla grandiosa forma a conca e con la facciata tutta a specchio, e con un'interessante sezione all'interno dedicata alla distillazione; Ungheria, dalla forma a botte e con dei bei interni tutti in legno; Turkmenistan, in particolare i tappeti che ricoprono varie zone degli interni.
  • I padiglioni di Irlanda, Slovacchia e Lituania anche sono abbastanza interessanti all'interno, anche se non molto grandi. Mi aspettavo invece qualcosa in più da quello della Turchia.
  • All'interno delle torri del padiglione della Svizzera ci si va solo per rendersi conto di quanto è accattona la gente: le fette di mela disidratata sono già finite, e anche il resto è in fase terminale; io ho preso solo il sale (mi piace cucinare e il sale buono può dare qualcosa in più). Non si fa molta fila perché si entra con un biglietto in cui è segnato l'orario del proprio turno.
  • I padiglioni di Sudan, Moldova, Romania, Indonesia e Vietnam (che però è decisamente appariscente all'esterno) all'interno sono molto semplici. 
  • I padiglioni che si sono intasati per le file sono stati: Giappone (l'unico in cui sono riuscito a entrare), Emirati Arabi Uniti (non ho idea del perché ma la fila era lunghissima), Kazakistan (che ospiterà il prossimo Expo nel 2017, e mi rode non essere riuscito a entrarci, però c'era un'affascinante signorina che cantava su un palchetto davanti alla facciata) e ovviamente Italia, che era il più grande e il più bello, ma c'era anche una fila per entrare stimata in 100 minuti (ma se c'è un padiglione che forse avrò l'occasione di visitare anche quando l'Expo sarà finito è proprio quello, quindi spero).
  • Ho evitato i padiglioni di Francia e Germania perché sono nazioni che conosco molto bene; sono grandiosi e probabilmente molto interessanti, però ho dovuto fare una scelta e ho scelto di concentrarmi su chi conoscevo meno. Tuttavia sono entrato in quello della Spagna, che sicuramente merita.
  • Non sono entrato nel padiglione di Israele, ma la sua parete laterale, dove ci sono i cosiddetti "orti verticali" è davvero notevole.
  • Non posso dire praticamente nulla sui padiglioni di: Uruguay (a parte il fatto che c'erano due che ballavano il tango davanti all'ingresso), Vaticano, Slovenia, Cile, Principato di Monaco (che però era tutto colorato).
  • I padiglioni delle nazioni che compongono i vari cluster sono molto semplici e all'interno contengono poco più di un piccolo shop e di un bancone che vende cibo o un bar.
  • Il padiglione Zero è davvero bellissimo.
  • Verso le 21 le esposizioni nei padiglioni chiudono, ma anche se siete stanchi cercate di rimanere un altro po', perché lo spettacolo di luci, musica e fontane che si tiene all'Albero della Vita dopo che si è fatto buio è assolutamente meraviglioso e vi lascerà senza fiato.
  • Per quello che riguarda il cibo, le tentazioni sono davvero tantissime e rimarrò con la voglia di provare le carni arrosto del ristorante del padiglione Argentina o gli elaborati piatti di quello coreano, ma alla fine per pranzo ho ceduto al grazioso ristorantino del padiglione slovacco e a una bella coscia di anatra arrosto con contorno di verza rossa e delle focaccine di patate (e un ottima birra slovacca ovviamente); mentre per cena ho scelto un chiosco di cucina giapponese situato nello spazio tra i padiglioni di Thailandia, Cina e Uruguay in cui mi sono tolto con soddisfazione la voglia di ramen (la pasta era confezionata, ma la carne era ottima e tenerissima e il brodo era gustoso) e di gyoza. Ho anche assaggiato i felafel del padiglione giordano (nel cluster delle zone aride) e sono tornato due volte allo stand della Moretti dove per 3 euro si può prendere una birra alla spina bella fresca.

expo milano 2015
ologrammi nella corea
expo milano 2015
interno malaysia
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bielorussia

Questo è più o meno tutto quello che ho da dire riguardo la mia esperienza all'Expo; lascio spazio alle foto.


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azerbaigian
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irlanda












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giappone
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giappone
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giappone
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zone aride
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giappone
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giappone
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distillazione in russia
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slovacchia
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russia

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turkmenistan
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indonesia
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oman

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qatar
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estonia
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turkmenistan

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marocco
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marocco
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monaco
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stati uniti
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turchia
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marocco
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iran
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germania
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ecuador
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svizzera
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austria
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cereali
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slovenia
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italia e orti verticali di israele
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italia

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ungheria
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romania
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messico
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olanda
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israele
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francia e vaticano
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frutta legumi e spezie
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kazakistan
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regno unito
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argentina
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cantante del kazakistan
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emirati arabi uniti
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cina
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colombia
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argentina

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orchestrina bielorussa
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malaysia
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cina
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moldova
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lituania
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cacao

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corea
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cambogia nel custer riso
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riso
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cioccolata in belgio
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belgio
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vietnam
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angola
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brasile
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brasile

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padiglione zero
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sudan
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angola
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padiglione zero
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padiglione zero
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padiglione zero
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padiglione zero 
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padiglione zero
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bahrain
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repubblica ceca
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nepal
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caffè
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thailandia
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thailandia

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parco della polonia
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ungheria
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mini ruota dell'olanda
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il bosco dell'austria
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messico
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furgoncini dell'olanda
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dalla terrazza u.s.a.
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dalla terrazza u.s.a.
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dalla terrazza u.s.a.


6 commenti:

  1. Complimenti per le foto e tutto il resto!!

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  2. complimenti per l'articolo e per le foto, E' sempre bello vedere che chi c'è stato descrive Expo in modo positivo e chi non c'è stato ne parla male.. :-)

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    1. Grazie per i complimenti :-D
      La verità è che Expo è bellissimo, e chi dice il contrario mente.

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  3. Utilissimo! Andrò penso a Settembre, per evitare il caldo e il casino estivo, però mi son segnata tutti i tuoi appunti per programmare al meglio la visita! Anche verso sera c'erano lunghe code ai padiglioni di Italia, Giappone e Kazakistan? Pensavo magari di fare un salto anche con l'ingresso serale....

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    1. Grazie mille ^_^
      Si, le file non sono mai diminuite in quei padiglioni, neanche nei momenti dove c'era meno movimento (che era intorno alle 7, mi sono visitato il padiglione zero che era praticamente vuoto). L'ingresso serale può essere una buona soluzione per integrare un po' di cose che si è perso.

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