mercoledì 13 maggio 2015

Dublino (parte 1: la città georgiana e i quartieri a sud del fiume)

2-5 aprile 2015
Qualsiasi viaggiatore non può che provare una smodata curiosità per l'Irlanda e per tutto ciò che essa rappresenta a livello di storia, musica, cultura e rapporti umani; e anche se per molti Dublino non ne rappresenta lo spirito più autentico ed i frequentatori abituali dell'Isola Verde insisteranno a consigliarti di perderti per le campagne e scoprire gli angoli più fatati, conoscere le sue curiose e simpatiche pecore e interagire con la sua calda e spontanea popolazione (come dargli torto?), chi è alla sua prima volta non può che sentire il richiamo della capitale.
dublino
parliament square
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long room della old library
Dublino non è una città "bella", non nel senso più immediato del termine almeno, ma passeggiare per le sue strade ammirandone le tante testimonianze della sua affascinante storia e della cultura celtica e gaelica delle quali è la maggiore rappresentante, annusandone l'aria che odora di pioggia e di birra, e osservandone le variopinte facce che la popolano e ne fanno uno dei centri più multiculturali d'Europa, rappresenta comunque un'esperienza decisamente appagante.
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long room della old library
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trinity college
L'aeroporto di Dublino si trova nella periferia nord dell'agglomerato urbano a meno di una decina di chilometri dal centro, e dirigendosi a sinistra all'uscita dal terminal si incontrano più di una compagnia di bus che fanno la spola con i quartieri centrali a prezzi piuttosto contenuti. Per quello che riguarda l'alloggio invece, e non solo per quello, la città non è famosa per la sua economicità, tuttavia essendo una destinazione molto turistica l'offerta è imponente e diversificata e si può trovare il modo di risparmiare abbastanza. 
dublino
trinity college
dublino
caravaggio
L'Abbey Court Hostel per esempio è stato una buona sistemazione per prezzi, posizione e qualità, anche se di certo non è il posto più tranquillo e romantico della città: ospitato in un palazzo storico sul lungofiume a pochi metri dall'imbocco di O'Connell street, ospita nel suo labirintico interno (colorato a murales rappresentanti personaggi famosi o di fantasia, come quelli della saga di Star Wars) un grandissimo numero di stanze private ed economici dormitori, varie aree comuni con servizi (c'è anche una specie di pub e un dojo) e il salone comune dove viene servita anche la colazione (più che soddisfacente) è piacevole e ha anche uno spazio semi-aperto dove fumare.

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merrion square
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mount street e st. stephen
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porte colorate in merrion square
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cimitero ugonotto
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leinster house
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oscar wilde

Baile Atha Cliath, come è chiamata Dublino in lingua celtica, giace su entrambe le sponde del fiume Liffey, che in passato segnava anche la linea di confine tra i quartieri storici e signorili a sud e quelli operai a nord, a poca distanza dal suo estuario, dove sorge anche il porto cittadino.
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il liffey e l'ha'penny bridge
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temple bar
I quartieri centrali sono poi rinchiusi nei due semicerchi (quasi completi) formati dal Grand Canal a sud e dal Royal Canal a nord, anche se l'agglomerato urbano è ormai piuttosto esteso e si  estende ben al di fuori di questo cerchio ideale con dei quartieri nuovi e anche piacevoli. Il cuore pulsante della città è rappresentato dall'asse formata dalla larga O'Connell street, che scendendo verso sud e attraversando il fiume sul ponte omonimo dapprima lambisce l'area del Trinity College, per poi trasformarsi nella pedonale Grafton street e sbucare nella principale area verde dei quartieri centrali: St. Stephen's Green. Una caratteristica di Dublino è che ognuno dei quartieri del centro mette in mostra principalmente un'aspetto specifico della storia cittadina, dall'epoca vichinga e medievale a quella moderna, e l'O'Connell bridge rappresenta un punto di partenza ideale per la loro esplorazione.
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temple bar
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temple bar
Poco a sud di questo infatti, come detto, proprio di fronte alla maestosa costruzione neoclassica che ora ospita la Bank of Ireland, c'è l'ingresso principale del Trinity College. Il più importante complesso universitario d'Irlanda fu voluto alla fine del XVI secolo da Elisabetta I e consta di una moltitudine di notevoli edifici antichi inseriti in un'ampia area verde; la vista che si para davanti agli occhi varcato l'ingresso è molto suggestiva: una spianata acciottolata, denominata Parliament square, circondata da palazzi neoclassici, tra i quali il teatro e la cappella, con al centro una torre campanaria, ed è a sud-est di questa che si trova l'attrazione principale del complesso. 
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boyle monument
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temple bar
La Old Library dell'università è infatti un vero museo dove sono custodite varie opere d'arte e libri antichi tra i quali spicca il famosissimo Book of Kells (iper-celebrato da tutte le guide, ma nella teca dove è riposto è molto difficile accorgersi e godere della cura con cui le miniature che lo rendono un capolavoro sono state fatte); al piano superiore inoltre si trova la bellissima Long Room, dalle volte che la fanno assomigliare quasi a una cattedrale ma con le pareti interamente rivestite da libri.

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dublin castle
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dublin castle
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dublin castle
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st. patrick
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st. patrick
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dublin castle

Il quartiere a sud del Trinity College è quello che reca maggiormente l'impronta georgiana, e ospita anche tutte le maggiori costruzioni istituzionali e governative. All'angolo sud-occidentale del campus parte Grafton street, la strada dello struscio e dello shopping, sempre piena di gente e di artisti di strada.
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lord guinness a st. patrick
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st. patrick
In fondo al vicolo che parte dall'inizio della zona pedonale, Suffolk street, si trova la celeberrima statua di Molly Malone, mentre in fondo a Grafton street si apre la maggiore tra le piazze-giardino della città: St. Stephen's Green. La vasta area verde è contraddistinta da alberi, laghetti, prati e aiuole curatissime, tante statue di personaggi storici e una moltitudine di persone che passeggiano godendosi il verde e il silenzio. Il parco è circondato da palazzi storici che offrono bei colpi d'occhio (da segnalare il pittoresco scorcio offerto dal cimitero ugonotto dietro l'angolo nord-orientale), ed è collegato all'area del college anche da due altre strade: Dawson street, dove si affaccia la bella Mansion House, e Kildare street, che ospita invece gli ingressi del monumentale complesso formato dal National Museum, dalla National Library e, in mezzo a queste due, la neoclassica palladiana Leinster House, nella quale vi sono le camere del parlamento della repubblica.
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christchurch
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christchurch
Spostandosi verso est invece si costeggia dapprima la National Gallery, dove è obbligatoria una tappa per ammirare la "cattura di Cristo" di Caravaggio (tanto l'ingresso è gratuito), per poi sbucare in Merrion square. Questa piazza-giardino (qui, nel suo angolo nord-occidentale, si trova la statua di Oscar Wilde) ricalca come aspetto quello di St.Stephen's Green, anche se è più piccola, ma è famosa perché nei dintorni vi è la maggior concentrazione di abitazioni in stile georgiano, che di per sé non sono niente di eccezionale con i loro muri squadrati in mattoni rossi o marroncini, ma sono contraddistinte dalle caratteristiche e pittoresche porte colorate soggetto di tante foto.
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mimi in grafton street
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coro di christchurch
L'area a sud delle piazze-giardino conserva anche qualche altra chicca: i silenziosissimi Iveagh gardens; Fitzwilliam square, ovvero la sorellina minore delle altre due, con giardini al centro (che però, a differenza delle altre, non sono accessibili perché privati) e abitazioni georgiane intorno; la chiesa di St. Stephen, chiamata comunemente "barattolo di pepe" per la sua forma. Il Grand Canal infine, subito più a sud, si trova al centro di una stretta ma piacevolissima fascia verde in cui passeggiare godendosi la vista di casette con giardino e qualche piccola imbarcazione-bar o riposare su una panchina, magari accanto alla statua del poeta Patrick Kavanagh seduta e intenta ad ammirare il canale.

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fabbrica della guinness
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cripta di christchurch
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gatto e topo
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il fiume liffey
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fabbrica della guinness
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fabbrica della guinness
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st. stephen's green
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st. stephen's green
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grafton street









A ovest del Trinity College invece, stretta tra Dame street e il lungofiume, si trova il pittoresco intrico di stradine acciottolate di Temple Bar, ovvero il famoso quartiere ingombro di pub caratteristici e coloratissimi, affollatissimo di sera vista l'imponente offerta di locali con musica dal vivo (ma anche per strada vi sono parecchi musicisti) e alcol. In effetti questo non è forse il posto più consigliabile per cenare o per una birra perché è ormai totalmente turistico, ma è di sicuro il posto più vivo della città ed è comunque pittoresco. La parte di lungofiume di Temple Bar è inoltre la più fotogenica grazie alla presenza del celebre Ha'penny Bridge e di un altro ponte pedonale lì vicino (dal quale le foto vengono ovviamente meglio).
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fitzwilliam square
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lungo il grand canal
I quartieri occidentali sulla sponda meridionale del Liffey, Liberties e Kilmainham, sono i più tradizionali e, anche se della prospera comunità medioevale non restano che alcune macchie sparse in un contesto che ricorda più la dura realtà operaia del passato meno remoto, conservano alcune delle maggiori attrazioni cittadine. Il complesso del Dublin Castle, adiacente al quale sorge anche la settecentesca City Hall, ingloba nelle sue forme le testimonianze medievali normanne e gotiche e i palazzi nobiliari della dominazione britannica. Gli interni sono ricostruiti, ma il colpo d'occhio che si gode dai cortili e dal giardino situato alle spalle della costruzione principale sono notevoli.
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patrick kavanagh sulla panchina
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molly malone
In quest'area si trovano poi le due cattedrali gotiche appartenenti alla chiesa protestante: St. Patrick, imponente e slanciata, dagli interni impreziositi da ricchi mausolei funerari che raccontano la storia dei nobili dell'epoca (in particolare riposano al suo interno lo scrittore J.Swift, quello dei "viaggi di Gulliver", e, nel Boyle Monument voluto dal conte Richard, si trova anche la tomba del grande fisico Robert Boyle, padre della fondamentale legge dei gas); e Christchurch, più antica e tozza della precedente ma più luminosa, si segnala per un bel coro ligneo e per l'ampia cripta che ospita anche un'esposizione di tesori ecclesiastici, un bar e una teca con un gatto e un topo mummificati trovati dentro le canne dell'organo.
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gravity bar
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mansion house
Più a est, dove il passato operaio della città è più evidente, si trova l'ultrafamosa Guinness Storehouse, la fabbrica della birra scura simbolo del paese. Il biglietto di ingresso è impegnativo, ma il museo è molto ben organizzato (anche se chi conosce i processi di produzione della birra non resterà colpito, tuttavia alcuni pezzi in esposizione sono notevoli) e soprattutto la pinta offerta nel Gravity Bar all'ultimo piano, dove godere di una delle pochissime vedute panoramiche della città, vale il prezzo e l'immancabile lunga fila (anche di domenica mattina) per entrare.
Più di un chilometro ancora a est della fabbrica si trova anche la prigione di Kilmainham Gaol, punto di riferimento della storia della battaglia per l'indipendenza dell'Irlanda, preceduto dal museo di arte moderna inserito nel Royal Hospital, una seicentesca casa di riposo per militari.

Segue nel prossimo post: Dublino parte 2: i quartieri a nord del fiume e quelli fuori dal centro

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guinness storehouse
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grafton street
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st. stephen's green
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guinness storehouse
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guinness storehouse
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guinness storehouse
dublino
dublino dal gravity bar
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st. anne street da grafton street
dublino
dublino dal gravity bar














6 commenti:

  1. Dublino dev'essere stupenda!! Mi piacerebbe tantissimo andarci e immergermi nella verdissima Irlanda!

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    1. Dublino merita, ti auguro di andarci quanto prima! Grazie del commento :-)

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  2. Non so se passerei più tempo a cercare le porticine colorate, i pub tradizionali o nella libreria del Trinity!
    Articolo ricchissimo, grazie :)

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    1. Io non ho avuto dubbi...i pub tradizionali!! Grazie per essere passato e per il commento, ciao.

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  3. Ecco, al mio commento si twitter hanno già risposto le prime righe :)

    "Dublino non è una città "bella", non nel senso più immediato del termine almeno, ma passeggiare per le sue strade ammirandone le tante testimonianze della sua affascinante storia e della cultura celtica e gaelica [...] rappresenta comunque un'esperienza decisamente appagante."

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    1. Si, quella è proprio la sintesi del mio pensiero; se mi chiedessero qual è una città bella non risponderei mai Dublino, ma come si fa a non andarci e a non godersela?
      Grazie per essere passata da queste parti ^^

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