Una delle destinazioni più popolari del Laos, soprattutto tra i giovani e i backpackers, è la cittadina di Vang Vieng, splendidamente adagiata sulla riva orientale del fiume Nam Song all'incrocio di due vallate circondate da verdi montagne lungo la strada che da Vientiane porta verso Luang Prabang.
Se dalla capitale però il viaggio non dura molto, dirigersi a nord comporta lunghi e faticosi trasferimenti attraverso salite impervie e discese vorticose: per percorrere i poco più di 200 km che la separano da Phonsavan, per esempio, ci sono volute buone 8 ore e uno stomaco resistente (molti laotiani sul minibus, probabilmente meno abituati a viaggiare in macchina, hanno vomitato diverse volte), tuttavia i panorami attraversati sono davvero emozionanti e variano dagli altopiani della parte iniziale fino al villaggio di Phou Khoum, dove la N7 confluisce nella N13, ai saliscendi tra aguzze montagne calcaree e profonde vallette fluviali.
Il terminal dei bus e minibus per chi arriva da nord si trova circa un paio di km prima del centro cittadino e, bagagli alla mano, vi costringe a prendere un tuk-tuk non proprio economico per arrivare all'alloggio scelto. Vang Vieng ospita un numero imponente tra hotel, resort, guesthouse e ostelli, tutti dal buon rapporto qualità/prezzo, per cui c'è solo l'imbarazzo della scelta su dove dormire. Nella fascia economica si distingue il Rock Backpacker Hostel, una struttura nuovissima affacciata lungo la via principale nella zona nord dell'abitato, con camerate pulite e confortevoli e ottimi servizi per i viaggiatori.
La maggior parte dei turisti viene qui per fare tubing (ovvero lasciarsi portare dalla corrente del fiume appollaiato in una camera d'aria da ruota di TIR, magari in compagnia di alcool vario), per cazzeggiare su una Dune Buggy per le stradine di campagna, per sport come la canoa o la mountain bike oppure per organizzare dei trekking.
vang vieng |
lungo la N7 |
lungo la N7 |
lungo la N7 |
vang vieng |
vang vieng |
phou khoum |
La maggior parte dei turisti viene qui per fare tubing (ovvero lasciarsi portare dalla corrente del fiume appollaiato in una camera d'aria da ruota di TIR, magari in compagnia di alcool vario), per cazzeggiare su una Dune Buggy per le stradine di campagna, per sport come la canoa o la mountain bike oppure per organizzare dei trekking.
sull'isoletta |
sull'isoletta |
il nam song |
mercato notturno di vang vieng |
campagna |
sul ponte a pedaggio |
verso la tham khan |
tham khan |
tham khan |
tham khan |
Appena superato il ponte di legno a pedaggio, una stretta ma buona strada asfaltata si lascia subito le ultime propaggini dell'abitato alle spalle per inoltrarsi tra i campi e puntare alla base delle montagne.
tham khan |
verso pha ngeun |
salita a pha ngeun |
pha ngeun |
pha ngeun |
pha ngeun |
verso tham phu kham |
pha ngeun |
pha ngeun |
tham phu kham |
blue lagoon |
blue lagoon |
Una volta tornati al bivio per proseguire nel percorso, la strada asfaltata finisce quasi subito e ci si ritrova sullo sterrato, ma comincia anche il tratto più affascinante.
tham phu kham |
tham phu kham |
tham phu kham |
verso ban phon sai |
ban nampè |
ban nampè |
nam houang |
il nam houang a ban phon sai |
nam ouang |
ang nam ngum |
ang nam ngum |
il mercato sulla N13 |
La cittadina di Vang Vieng è quasi interamente votata al turismo e la maggior parte delle abitazioni sono in realtà guesthouse, piccoli alberghi, bar o ristoranti.
ang nam ngum |
ang nam ngum |
ban tha heua |
ban tha heua |
(29-30 dicembre 2018)
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vang vieng |
ex pista d'atterraggio a vang vieng |
ban tha heua |
Devo ammettere che il Laos non è nella mia top 10 delle prossime mete per il momento, ma grazie ai tuoi ultimi articoli è una meta che mi risulta sempre più interessante! :)
RispondiEliminahttps://julesonthemoon.com/
E andremo ancora in crescendo, il Laos è un paese senz'altro interessante. Grazie per essere passata ^_^
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