30-31 dicembre 2015
Camaguey è la terza città di Cuba per grandezza e la porta d'accesso alle regioni meridionali della Isla Grande. E' uno dei sette insediamenti coloniali primari fondati sull'isola all'inizio del XVI secolo, e la sua lunga e importante storia l'ha portata ad avere un centro storico dall'urbanistica particolare, con una rete molto irregolare di stradine strette per rendere più difficili le incursioni da parte dei pirati, che è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Il terminal Viazul è piuttosto distante dalla città vecchia ed è dunque necessario prendere un taxi per raggiungerla; a nord est del centro c'è anche un aeroporto internazionale. C'è da precisare poi che il tragitto da Santa Clara è piuttosto lungo e non è così facile trovare dei taxi condivisi (forse è più facile cambiando taxi a Sancti Spiritus e a Ciego de Avila, i due capoluoghi di provincia attraversati lungo la strada, ma non posso confermarlo) che lo coprano interamente, quindi conviene prenotare il posto sul bus per tempo in uno qualsiasi dei teminal Viazul di Cuba, visto che le corse non sono moltissime e si riempiono facilmente; nel mio caso ero in lista d'attesa e per fortuna quando il bus è arrivato al terminal di Santa Clara alcuni posti sono risultati liberi.
In città ho alloggiato nella casa particular di Alvaro e Leydi (trovata grazie ai gentilissimi padroni della casa particular di Santa Clara dove alloggiavo), una gentile e simpatica giovane coppia che parlava anche italiano, visto che lei ha abitato nelle marche per parecchi anni: la casa era molto bella, in buona posizione nella zona settentrionale del centro storico a pochi metri dalla via principale, nuova, grande e con camere ottimamente arredate, e infine con una spettacolare terrazza sul tetto dell'edificio.
Nonostante la città sia piuttosto vasta, la quasi totalità dei punti di interesse si trova nel centro storico, che invece è comodamente percorribile a piedi. Tra tutto il complicato intrico di stradine che contraddistingue la città vecchia, Calle Repubblica può essere considerata il "corso" e costituisce un'eccezione essendo invece quasi totalmente dritta e tagliando in direzione nord-sud tutto l'abitato, dalla stazione ferroviaria, al momento fatiscente, al ponte sul piccolo Rio Hatibonico, proseguendo poi in entrambi i sensi e cambiando nome come direttrice dei due principali quartieri moderni.
Anche se su questa strada si affaccia la maggior parte delle attività commerciali ed è in buona parte pedonale, per godere appieno delle attrazioni di Camaguey bisogna abbandonare la retta via e infilarsi nel labirinto, in particolare nella zona a ovest di Calle Republica. Il punto migliore per lasciare la via principale è quello in corrispondenza della chiesa della Soledad, dalla caratteristica torre campanaria, e di un piccolo incantevole slargo abbellito da qualche palazzo coloniale e da una piacevole vitalità anche di sera. Da qui partono infatti sia la pedonale Calle Maceo, un po' il centro commerciale della città, che il percorso che in un attimo porta a Plaza de los Trabajadores.
La prima delle varie scenografiche piazzette che animano il centro storico di Camaguey si segnala soprattutto per la presenza della bella chiesa coloniale della Merced e del Museo - Casa Natale di Ignacio Agramonte, l'eroe dell' indipendenza cubana. A fianco di quest'ultima parte Calle Independencia, che in direzione sud prima attraversa la vivace Plaza Maceo per poi sbucare nella piazza principale della città vecchia. Parque Agramonte, come nelle migliori tradizioni cubane, vanta dei giardini al centro, dove campeggia una statua equestre dell'eroe, ed è circondata da costruzioni storiche tra le quali, a riempire tutto il lato meridionale, la Cattedrale della Candelaria.
A sud e a ovest della piazza sorgono le due zone forse più pittoresche, ricche di casette colorate. In particolare andando verso occidente, dopo poche centinaia di metri, si arriva alla graziosa Plaza del Cermen, con il convento omonimo annesso, mentre verso sud, in un percorso non proprio lineare, si arriva a Plaza San Juan de Dios.
L'ospedale omonimo, del quale è possibile visitare la piccola cappella e dare una veloce occhiata al bel chiostro con colonnato, e una cintura di deliziose casette colorate, alcune trasformate in gallerie o ristorantini, fanno di quest'ultima il posto più scenografico e fotogenico della città. Le piazzette con chiesa annessa sono quindi la caratteristica più saliente di Camaguey, quindi partendo da Parque Agramonte conviene dirigersi anche verso est riattraversando Calle Republica e chiudere il cerchio sbucando in Parque Martì, dove l'attenzione è catturata dalla mole gotica della chiesa del Sagrado Corazon de Jesus.
Anche fuori dal centro storico Camaguey ha qualcosa da offrire: subito dopo aver attraversato il Rio Hatibonico ci si ritrova infatti ad un passo dall'ingresso del Casino Campestre, il parco urbano più grande di Cuba, caratterizzato da viali alberati e aiuole; un buon posto dove fare un passeggiata in mezzo al verde. Alle spalle del parco infine, sorgono lo stadio di baseball e Plaza de la Revolucion, la vasta spianata dove si tengono le parate militari, abbellita dal monumento ad Agramonte e da qualche costruzione che ricorda la monumentalità sovietica. Ad un primo sguardo i due quartieri nuovi a nord e a sud della città vecchia non sembrano spiacevoli, ma comunque non offrono particolari motivi per andarci.
Di sera la città è abbastanza vivace, anche se, come un po' ovunque a Cuba, l'unico modo per fare tardi è trovare un qualche locale dove si balla e rinchiudersi lì. Un po' di movimento comunque c'è sempre vicino alla chiesa della Soledad e intorno al Parque Agramonte.
Ristoranti e paladar ce ne sono sparsi un po' per tutta la città vecchia. Da segnalare che l'agnello alla creola mangiato in un bel ristorante in Calle Santa Rosa (vicino alla casa particular dove alloggiavo e consigliatomi dal proprietario Alvaro; forse è "La Terraza", o almeno dalle foto sembra quello, ma non potrei giurarci) è stata probabilmente la pietanza più buona del mio viaggio e i prezzi erano in linea con quelli del resto della nazione.
Camaguey è una città sicura, come tutta Cuba del resto, dove girare tranquillamente anche di notte; essendo però una delle città più grandi e importanti dell'isola e una discreta attrazione turistica può capitare un po' più spesso che altrove (mai come a L'Avana comunque) di essere abbordati dagli jineteros/as che provano a rimediare qualche soldo (le classiche truffe dei sigari, le ragazze disponibili, o magari provano solo a farsi offrire qualcosa da bere e qualche CUC), niente di particolarmente esasperante tuttavia.
La provincia di Camaguey è la più grande del paese, il suo capoluogo è al centro, abbastanza lontano dal mare quindi, e non vi sono altri richiami famosi nonostante la costa nord abbia comunque la classica conformazione data dai cayos, con le isolette e le lagune, mentre quella meridionale è piuttosto selvaggia e con poche strade e nuclei abitati; la spiaggia più famosa comunque è Playa Santa Lucia, a oltre 100 km dalla città.
Post successivo: Holguin
calle republica |
di fronte alla soledad |
città vecchia di camaguey |
chiesa della merced |
chiesa della merced |
chiesa della merced |
plaza de los trabajadores |
Nonostante la città sia piuttosto vasta, la quasi totalità dei punti di interesse si trova nel centro storico, che invece è comodamente percorribile a piedi. Tra tutto il complicato intrico di stradine che contraddistingue la città vecchia, Calle Repubblica può essere considerata il "corso" e costituisce un'eccezione essendo invece quasi totalmente dritta e tagliando in direzione nord-sud tutto l'abitato, dalla stazione ferroviaria, al momento fatiscente, al ponte sul piccolo Rio Hatibonico, proseguendo poi in entrambi i sensi e cambiando nome come direttrice dei due principali quartieri moderni.
casa natale di ignacio agramonte |
plaza maceo |
calle maceo |
parque agramonte |
città vecchia di camaguey |
cattedrale della candelaria |
camaguey |
A sud e a ovest della piazza sorgono le due zone forse più pittoresche, ricche di casette colorate. In particolare andando verso occidente, dopo poche centinaia di metri, si arriva alla graziosa Plaza del Cermen, con il convento omonimo annesso, mentre verso sud, in un percorso non proprio lineare, si arriva a Plaza San Juan de Dios.
città vecchia di camaguey |
stradine della città vecchia |
plaza san juan de dios |
plaza san juan de dios |
stradine della città vecchia |
chiostro dell'ospedale |
cappella dell'ospedale |
Di sera la città è abbastanza vivace, anche se, come un po' ovunque a Cuba, l'unico modo per fare tardi è trovare un qualche locale dove si balla e rinchiudersi lì. Un po' di movimento comunque c'è sempre vicino alla chiesa della Soledad e intorno al Parque Agramonte.
camaguey |
casino campestre |
monumento ad agramonte |
plaza de la revolucion |
parque martì |
sagrado corazon de jesus |
Post successivo: Holguin
chiesa della soledad |
camaguey |
calle republica |
Bastano un paio di giorni per visitarla?
RispondiEliminaPer visitare la città sono anche abbondanti. Nel resto della provincia invece non mi sembra ci siano altre grandi attrazioni, ma comunque è difficile esplorarla in autonomia (a meno di non aver affittato una macchina).
EliminaGrazie del commento ^^
Meravigliosa Cuba. Camaguey però mi manca. Buon motivo per tornarci, prima che ci arrivino gli americani!
RispondiEliminaNon c'è dubbio ;-)
EliminaBuona giornata.