30-31 dicembre 2014
Dopo una prima parte di viaggio dedicata Bangkok e alle province ad essa limitrofe, era arrivato il momento di andare ad esplorare il nord del paese, e una tappa fondamentale, sia per la sua importanza storico-archeologica che per spezzare il lungo viaggio fino a Chiang Mai, è rappresentata da quella che viene considerata dai thailandesi come la prima capitale del regno del Siam (dico così perché anche prima c'erano dei regni in quelle zone con le proprie capitali, ma a quanto sembra questo è il primo che loro considerano come Siam unito e "moderno"): Sukhothai.
wat mahatat |
paesaggio dal bus lungo la strada |
nuova sukhothai |
torre dell'orologio nella città nuova |
wat mahatat |
wat mahatat |
wat mahatat |
In effetti la città vecchia, ovvero l'area archeologica, e la città nuova distano tra loro una dozzina di chilometri abbondanti; la Nuova Sukhothai è a tutti gli effetti nient'altro che il centro servizi della zona antica ed è di aspetto moderno e tutt'altro che accattivante: a differenza di altre cittadine moderne che sono risultate comunque piuttosto piacevoli, questa è realmente un po' bruttina.
wat mahatat |
wat si sawai |
wat si sawai |
zona centrale |
Sempre nelle vicinanze del suddetto incrocio poi, già dalla mattina stazionano i sorng-taa-ou per la città vecchia (che spesso fanno anche tappa alla stazione dei bus), e nelle stradine di fronte a questi, sull'altro lato della via principale, si tiene anche il mercato.
zona centrale |
zona centrale |
wat thapangngern |
re ramkhamhaeng |
wat sa si |
wat sa si |
Per raggiungere la zona archeologica una possibilità è quella di affittare uno scooter (basta chiedere alle varie guesthouse), ma il modo più bello di girare la città vecchia e i suoi dintorni è in bicicletta, per assaporare con calma la quiete e l'atmosfera bucolica (certo, dovete essere un minimo in forma perché finirete per pedalare per svariati chilometri) e quindi conviene usufruire di uno dei suddetti sorng-taa-ou per coprire i chilometri che separano le due zone, tutti piuttosto urbanizzati da un susseguirsi di costruzioni varie (scuole, ospedali, negozi, ristoranti, resort e guesthouse) che lasciano però spazio anche a panorami sulla campagna.
wat mai |
chedi nella zona nord |
zona settentrionale |
wat phra phai luang |
il buddha del wat si chum |
wat phra phai luang |
wat phra phai luang |
wat saphan in |
wat saphan in |
wat si chum |
L'area centrale è quella più ricca di siti interessanti ed è oltretutto caratterizzata dalla presenza di alcuni grandi stagni che impreziosiscono il colpo d'occhio. Appena varcati i cancelli del recinto ci si ritrova in mezzo a una moltitudine di bancarelle e chioschi per la ristorazione e di souvenir, ma ben presto la vista si apre sul complesso di templi a ridosso dell'acqua, in particolare proprio davanti al tempio più importante dell'intera area archeologica: il Wat Mahatat.
panorama dal wat saphan in |
templi nella zona occidentale |
templi nella zona occidentale |
wat mangkorn |
zona occidentale |
zona occidentale |
zona occidentale |
wat chetupon |
porta meridionale |
resti di mura e fossato |
Raggiungere la zona occidentale richiede un po' di gamba perché bisogna pedalare per qualche chilometro in falsopiano, lungo la strada per Tak, e inoltre si potrebbe pensare che sia inutile pagare un altro biglietto (il biglietto per ognuna delle zone comunque è di meno di 4 euro) per vedere altri templi quando i più importanti si sono già visti. Tuttavia questa zona è molto particolare perché si trova a ridosso di alcune basse montagne ed è immersa nella foresta.
wat chedi si hong |
zona meridionale |
La zona meridionale non offre molto, ma un paio di templi interessanti comunque ci sono: il Wat Chetupon e il Wat Chedi Si Hong, ma soprattutto è molto piacevole pedalare in questa zona di campagna osservando le abitazioni in legno su palafitte e la tranquilla vita agreste che vi si svolge.
Come detto infine, la zona orientale è quella più "commerciale" e urbanizzata, con negozi, caffè e chioschi-ristorante, ma comunque anche qui vi sono numerosi piccoli templi sparsi; da segnalare il Wat Tha Phang Thon (visibile anche dal pulmino durante il viaggio da/per la città nuova) che si trova al centro di un laghetto alle spalle del Museo Nazionale, e il Wat Chang Lom, con un grande chedi con il basamento circondato da sculture di elefanti.
zona meridionale |
zona meridionale |
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th jarot withithong |
ponte e tempio nella città nuova |
vicolo delle guesthouse città nuova |
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