lunedì 16 dicembre 2013

Hiroshima e Miyajima

12-14 agosto 2013
hiroshima
cupola della bomba atomica
hiroshima
uno dei 6 bracci del fiume
Il nome Hiroshima, inevitabilmente, non può che far pensare a ciò che successe il 6 agosto del 1945, quando la città venne spazzata via completamente dalla bomba atomica; tuttavia adesso la città ha un aspetto veramente gradevole e fiorente, ed è resa ancora più bella dalla sua posizione sui 6 bracci che compongono il delta del fiume Ota e dalle numerosissime aree verdi sparse per il centro.

hiroshima
sala nazionale della pace
hiroshima
monumento per la pace dei bambini
Hiroshima è la città principale della regione del Chugoku e la fermata più importante degli shinkansen tra il Kansai  e l'isola di Kyushu (Okayama è a solo 30 minuti di treno, mentre Hakata a poco più di un'ora). La stazione dei treni si trova nella zona orientale del centro, che è piuttosto vasto, e di fronte ad essa partono varie linee di tram che permettono di muoversi senza problemi per la città.

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cenotafio
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fiamma della pace
hiroshima
parco della pace








Hiroshima vanta un cospicuo numero di attrazioni turistiche, non solo legate alla memoria della bomba atomica, e nelle sue immediate vicinanze sorge uno dei siti turisticamente più rilevanti di tutto il Giappone: l'isola di Miyajima. 
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monumento per i morti coreani
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sala della meditazione
Vista dunque l'importanza che ricopre per il turismo, sia interno che internazionale, l'offerta di alloggio è imponente e disparata; tuttavia causa l'affollamento ho dovuto passare le due notti del mio soggiorno in due strutture differenti: la ryokan Sansui è una guesthouse in stile tradizionale giapponese, con i pavimenti a tatami e dove si dorme per terra nei futon; molto più economico invece è l'ostello della catena J-Hoppers (non che la ryokan fosse costosa, per chi non vuole dormire in camerata e avere un'ottima sistemazione senza spendere troppo è l'ideale), ma l'ambiente molto vitale e i buoni servizi (molto apprezzato è stato un pianale a fianco del letto a castello, anche del posto di sopra, dove appoggiare i bagagli) ne hanno fatto un'ottima sistemazione.

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museo della pace
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museo della pace
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tramonto sul cenotafio

Le attrazioni inerenti la memoria della bomba atomica si trovano tutte a brevissima distanza l'una dall'altra in un'area verde chiamata Parco della Pace. 
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reperti nel museo della pace
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museo della pace
Qui abbiamo il Monumento per la Pace dei Bambini e un monumento commemorativo per le numerose vittime coreane; il Cenotafio con la Fiamma della Pace (che resterà accesa finché non saranno scomparse le armi nucleari dalla Terra); la Sala Nazionale della Pace dedicata alla meditazione e alla conservazione dei nomi e delle fotografie delle vittime; e il Museo della Pace, con mostre sulla storia della città, sulle condizioni in cui era rimasta dopo la deflagrazione e sullo sviluppo delle armi nucleari, e alcune sale contengono molti reperti di oggetti recuperati tra le macerie (la visita al museo è doverosa, ma è veramente straziante, e all'uscita vi sentirete molto colpiti e anche un po' avviliti).
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reperti nel museo della pace
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plastico della città dopo lo scoppio
Sull'altra sponda del fiume, di fronte al parco della pace, si trova la Cupola della Bomba Atomica, l'ex centro espositivo che fu una delle pochissime costruzioni a rimanere in piedi dopo lo scoppio della bomba e che rappresenta ora il simbolo della commemorazione del disastro nucleare che ha colpito la città (e che ora è patrimonio UNESCO).

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uno dei 6 bracci del fiume
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quartiere dei divertimenti
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okonomiyaki 
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hiroshima jo
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parco del castello
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tempio nel parco del castello

Fortunatamente la città presenta anche altri punti di interesse: la zona compresa tra Aio Dori (dove passa il tram) e il largo viale Peace Boulevard (affiancato da giardini) è il cuore dei divertimenti e commerciale della città. Qui vi sono gallerie commerciali, grandi magazzini, e un gran numero di ristoranti, bar e locali notturni.
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galleria commerciale
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il fiume di notte
La cucina di Hiroshima è famosa per le okonomiyaki, che fanno a gara per bontà con quelle di Osaka (le ho provate entrambe e sono davvero ottime, impossibile scegliere una vincitrice) e per le ostriche.
Nella zona nord del centro infine vi sono l'Hiroshima Jo, il castello inserito in un bel parco che contiene anche un paio di gradevoli templi, e lo Shukkei En, un giardino tradizionale.
La città è inoltre conosciuta per la sua combattiva e amata squadra di baseball, che gioca nel nuovo Mazda Zoom Zoom Stadium, che si trova a breve distanza dalla stazione.

miyajima
tsutsumigaura
miyajima
miyajima
miyajima
miyajima
miyajima
villaggio di miyajima
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cervo e mare
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tsutsumigaura

Assolutamente imperdibile è l'escursione all'isola di Miyajima, patrimonio UNESCO e titolare di uno dei panorami più belli del Giappone. Si raggiunge molto facilmente dalla stazione di Hiroshima prendendo un treno fino alla stazione di Miyajimaguchi (oppure il tram numero 2, che costa meno ma ci mette di più) dove ci sono i traghetti che in 20 minuti scarsi attraversano il braccio di mare che separa l'isoletta dallo Honshu (i traghetti ci sono di due compagnie, e una è la JR, quindi chi possiede un JR pass non deve pagare né il treno né il traghetto).
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villaggio di miyajima
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ostriche
Subito nei dintorni del molo si possono affittare delle bici e potersi allontanare quindi dalle zone più battute dalla gente ed esplorare un po' l'isola (io ero accompagnato da una persona del luogo, ma comunque è difficile perdersi). In particolare pedalando in direzione ovest lungo la costa (e superando una piccola salita) si raggiunge una bellissima spiaggia con un parco ricreativo, chiamata Tsutsumigaura, che, nonostante il caldo intenso e l'indiscutibile bellezza del luogo, era quasi deserta (i giapponesi non amano andare in spiaggia).
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ostriche arrosto
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verso il santuario
Da segnalare inoltre che, così come a Nara, anche qui è facile incontrare, anche lungo le strade più trafficate, gruppi di mansueti cervi, abituati alla vicinanza degli esseri umani, che si avvicinano per rimediare qualcosa da mangiare (e la visione di un cervo in riva al mare è piuttosto curiosa).

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itsukushima jinja
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itsukushima jinja
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torii galleggiante

L'attrazione più importante e famosa dell'isola è senz'altro l'Itsukushima Jinja, un bel santuario shintoista costruito su una serie di moli di legno, e il suo celebre torii rosso galleggiante (in realtà è piantato sul fondo del mare) di fronte alla baia, che è una delle "cartoline" più comuni del Giappone. Durante la bassa marea tutta la piccola baia è scoperta, e si può camminare fino alla base del torii.
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itsukushima jinja
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itsukushima jinja
Venendo dal porto, prima di arrivare al santuario si attraversa il villaggio, costituito da case tradizionali che ora in massima parte ospitano ristoranti e negozi di souvenir, per poi percorrere un lungomare pedonale che  passa sotto al Senjo Kaku, un tempio caratterizzato da un grande padiglione di legno e da una pagoda colorata a cinque piani che spicca anche dai moli del santuario.

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parco momijidani
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il villaggio e il ruscello
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il torii galleggiante

Sull'isola vi sono sparsi altri templi e santuari minori, un piccolo museo e un acquario, ma l'altra attività imperdibile per chi si trova qui è la salita al monte Misen.
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parco momijidani
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panorama dal misen
Seguendo il letto di un ruscello si attraversa il parco boscoso Momijidani, popolato da cervi, e si passa sopra a un caratteristico ponticello rosso, arrivando poi alla stazione della funivia che, in due tratte, porta vicino alla cima del monte (si può salire anche a piedi, ma l'escursione dure varie ore, e in estate, con il caldo intensissimo che fa, è molto faticosa).
Già dalle terrazze panoramiche situate fuori della stazione superiore della funivia il panorama sul mare interno punteggiato di isolette è veramente maestoso. Da lì un sentiero percorribile in poche decine di minuti porta alla cima del monte, dove ci sono alcuni padiglioni e una terrazza panoramica sulla parte dell'isola che dà verso la costa dello Honshu (purtroppo era tardi e non c'era il tempo di arrivarci).
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panorama dal misen
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monte misen
Obbligatorio infine  è assaggiare,  in uno dei ristoranti situati lungo la via principale del villaggio, le ostriche dell'isola, che vengono cucinate in molti modi differenti tra cui arrosto alla brace (buonissime) e fritte.
Caratteristici dell'isola sono anche i momiji manju, dei dolcetti fritti ripieni di crema o di anko (marmellata di fagioli rossi dolci) e serviti su uno stecco.
Hiroshima e Miyajima sono una tappa veramente impedibile durante un viaggio in Giappone, e occorre fermarsi almeno un paio di notti in città, per poterne assaporare la bellissima e amichevole atmosfera, visitarne le principali attrazioni, e passare una giornata sulla splendida isoletta.

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senjo kaku
miyajima
ponte rosso
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funivia del misen
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canale tra l'isola e lo honshu
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costa dello honshu
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torii e bassa marea

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