mercoledì 7 febbraio 2018

Istantanee: Russia europea e Repubbliche Baltiche (prima parte)

Da quando mi sono smart-fonizzato e netbook-izzato è diventato molto facile interagire con i social network anche durante i viaggi, e ho preso così l'abitudine di scrivere, ogni sera o quasi, su FB le mie riflessioni a caldo sulla giornata di viaggio appena trascorsa. In realtà all'inizio era più che altro un modo per informare mia madre della situazione in cui mi trovavo, ma poi mi sono accorto che in molti leggevano con piacere quello che scrivevo. Sotto l'etichetta Istantanee ho pensato dunque di raccogliere quei post, viaggio per viaggio, nazione per nazione, e di pubblicare l'insieme sul blog; ne viene così fuori uno scritto forse meno utile a livello di informazioni, ma molto più spontaneo e ruspante degli articoli ragionati su cui ho sempre basato i contenuti del blog stesso.

RUSSIA-ESTONIA-LITUANIA (23/07/2017 – 26/08/2017)
1- L'aeroporto internazionale di Zhukovsky è grande più o meno come casa mia, d'altronde è solo il quarto scalo della capitale russa. Comunque la Belavia è una buona compagnia (è già la seconda volta che faccio scalo a Minsk e non esco dall'aeroporto, qui urge rimediare) e poi c'è un comodo bus che porta fino al capolinea della metropolitana, anche se alle 9 di sera c'è un traffico che nemmeno il GRA all'ora di punta.
russia diario di viaggio
metro kurskaya
Molti pensavano che Mosca l'avessi già sviscerata in abbondanza, invece ci avevo fatto solo due lunghi scali (8-10 ore) durante il mio viaggio in Siberia-Mongolia che mi avevano permesso giusto una veloce visita della parte più centrale intorno alla piazza rossa.
Il cremlino chiude il giovedì, come i negozi a Genzano (che infatti storicamente è appellata come la "piccola Mosca"...purtroppo anch'essa caduta), e fantozzianamente i miei scali furono proprio di giovedì, quindi per togliermi il pensiero oggi la prima cosa che ho fatto è stata visitare il cremlino ed entrare poi anche nella cattedrale playmobil, che qualcuno chiama anche San Basilio.
russia diario di viaggio
obbrobrio
Curiosità di oggi: nella stazione della metro Kurskaya sui gradini sono indicate le calorie che si consumano salendo, la Proletariatskaya invece è piuttosto spoglia (d'altronde è "proletariat", non come Arbatskaya, dove sembra di essere nel salone stile impero di mia nonna) però sulle pareti campeggiano ancora due grossi fregi fatti a falce e martello. 

2- Sono a caccia delle sette sorelle, i sette piselli staliniani (perché parliamoci chiaro, si trattava di mostrare di avercelo grosso), gli scenografici palazzoni dall'aspetto sontuoso e inconfondibile. Solo oggi ne ho visti quattro...tre erano a un tiro di schioppo dal mio hotel.
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sorella staliniana
Chi mi segue da un po' saprà che ho una predilezione particolare per le persone che hanno scritto "Uzbekistan" sul passaporto; ora il caso vuole che proprio qui a Mosca si sia trasferita da un paio d'anni un'amica uzbeka, e avere un'insider a disposizione porta a scoprire cose interessanti...tipo il suo posto preferito: il parco Vorobyovy Gori, un bosco che riempie le collinette sopra al fiume, nel quale c'è anche una balconata con vista su tutta la città e un vialone con l'università in fondo (la quarta sorella-pisello staliniana/o). Magnifico.
vorobyovy gori
Il mio lavoro di insegnante di elettronica delle superiori non è un segreto, ma forse non tutti sanno che io non sono un ingegnere (a scuola: -...si perché voi ingegneri...- -'ngegnere ce sarai te e tre quarti daa palazzina tua!-) bensì un astrofisico, del tipo che da bambino volevo fare l'astronauta e da grande almeno un po' mi ci sono avvicinato, e una volta a Mosca vuoi non andare a vedere il museo della cosmonautica? Più felice di un ragazzino!
russia diario di viaggio
kachapuri
Mosca è ottima per togliersi degli sfizi gastronomici: io prima o poi in Georgia ci vado, ma intanto la curiosità di assaggiare un kachapuri l'ho soddisfatta.
Curiosità (anche se forse sarebbe meglio dire obbrobrio) del giorno: in un ristorante a buffet sulla Novy Arbat servivano il vino a bicchieri...con le bottiglie a capoccia all'ingiù e il dosatore tipo quello che si vede con i whisky e simili in alcuni pub. 

3- Un posto stimolante a Mosca è l'Ottobre Rosso, che non è un sommergibile ma un'ex area industriale sull'isoletta in mezzo al fiume riqualificata e ora ospite di studi d'arte, gallerie, bar e ristoranti, e piena di street art. Poco distante invece, andando verso il Gorky Park, c'è un parchetto con tutte statue delle grandi personalità sovietiche...c'è da sbizzarrirsi con i selfie.
ottobre rosso
russia diario di viaggio
museo della cosmonautia
Sono stato coinvolto in una diretta! Per la prima volta ho incontrato vis a vis dei "colleghi" travel bloggers: grazie per la simpatica occasione a Valentina, che stava partendo per fare la Transiberiana e a Sidney, che vive a Mosca ma è campana, che partirà per la stessa la settimana prossima (sulla pagina del suo blog potete vedere il filmato...non esco male in video, peccato che non sopporti il suono della mia voce); date un'occhiata​ a quello che raccontano queste ragazze (se riesco a taggarle magari, comunque i loro blog si chiamano Transmongolica in Gonnella e Russaliana). 
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selfie
Orbene, era arrivato anche per me il momento di lasciare la metropoli e inoltrarmi nella provincia, così ieri sera sono montato su un classico treno russo (comodo e lento come la morte) e appena salito a bordo mi sono subito​ adeguato alle tradizioni della colorata umanità che popola questi convogli: mi sono messo in ciavatte, magliettona sformata da notte e pinocchietti slargati a quadri che piacciono tanto a mamma e poi ho cominciato a tirare fuori roba da mangiare in quantità da far impallidire anche le babuske più agguerrite con nipotini al seguito. Che caldo però la notte su quei treni.
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"grazi ragazzi"

Ora sono a Kazan e mi appresto a esplorarla per bene.
Domanda: voi ci andreste nel ristorante della foto (il nome in cirillico è "grazi ragazzi")? Mi sa che questa storia degli italiani che fanno "ma de che" con la mano agli stranieri sta sfuggendo un po' di mano.

4- A Kazan fa un caldo bestia e già alle 9 di mattina il sole mena come un fabbro, anche perché pure se siamo 800 km a est di Mosca l'ora è la stessa di Atene (niente ora legale in Russia) e quindi fa giorno alle 4 di mattina.
In compenso nelle stazioni della metropolitana ti ci vuole il piumino e l'aria ha anche un'aroma mentolato, come se qualcuno avesse rivestito le pareti di Vicks Vaporub.
La capitale del Tatarstan comunque è bellissima, con elegantissimi palazzi barocchi o neoclassici, chiese ortodosse e moschee, presenti entrambe anche nel grandioso cremlino, e tanti panorami.
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spiaggia sul volga

Sulla sponda nord della confluenza tra il fiume Kazan e il Volga (mamma mia quanto è grosso), nella zona moderna cioè, ho anche scoperto delle spiagge di sabbia riportata dove le ragazze, e che ragazze, prendono il sole e le famiglie fanno il bagno...l'acqua non era proprio invitantissima ma non ho resistito e i piedi a mollo nel Volga ce li ho messi.
Uno dei ragazzi dello staff dell'ostello quando ha saputo che ero romano mi ha chiesto se fosse vero che da noi si può bere l'acqua dalle fontane ("è anche buonissima!", gli ho risposto), per loro è un'utopia...speriamo non lo diventi anche da noi.
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case tartare
Al supermercato vendono il succo di frutta cocomero e melone bianco, non legano molto devo dire; quando invece siete in una tavola calda self service e vedete tutti quei bicchieri pieni di succo di frutta attenti a prendere quello che sembra arancia rossa...potrebbe essere POMODORO...il cheesecake però era buono.
Ora sono su un minibus in direzione Nizhny Novgorod, risalendo il corso del Volga: se uno tra cellulare e compatta si decide a mettere a fuoco forse faccio anche delle foto!

5- Sto diventando sempre più pedante nello scrivere, aiuto! (Che se lo sapesse la mia insegnante di lettere del liceo probabilmente le uscirebbe una lacrimuccia, dopo tutti gli improperi che mi avrà mandato correggendo quelle due colonne e mezza scarse che le consegnavo come tema).
Nizhny Novgorod è stata un po' sfigata.
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nizhny
Lei (che in epoca sovietica era chiamata Gorky) e Kazan sono rispettivamente la quinta e la sesta città di Russia e sono separate da circa 380 km ma sono collegate a cazzo: un solo treno notturno che impiega 13 ore e due minibus al giorno. Quello delle dieci di mattina sembrava ottimo, solo che le 6 ore teoriche di viaggio sono diventate oltre 10 a causa di tante file e rallentamenti, tra cui un cantiere che ha causato decine di chilometri di coda in mezzo al nulla che da solo si è mangiato 2 ore e tre quarti (i santi ortodossi sono fichi da bestemmiare!).
Visto che ci è anche voluto un po' per capire quale dannato mezzo potesse portarmi dalle parti dell'ostello, una giornata intera è andata così e Nizhny Novgorod me la sono vista al volo in una mattina o poco più.
Che poi la città è carina: il top è lo strepitoso panorama dalla terrazza del cremlino sul Volga e sulla confluenza con l'Oka (che sarà pure un affluente ma è lungo due volte il Pò) e più in là c'è anche una cabinovia che lo attraversa, il Volga, però non sono riuscito a salirci perché la mattina stavano facendo manutenzione e nel primo pomeriggio un nubifragio assurdo (scorreva più acqua sulla strada che nel fiume) me lo ha impedito...l'ho detto che è stata sfigata.
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suzdal
Lasciate le città più grandi era però arrivato il momento di inoltrarsi in quella serie di cittadine storiche che compone il cosiddetto "anello d'oro" e il punto ideale da cui cominciarne l'esplorazione è Vladimir. 
In realtà questa città è fatta prevalentemente di casermoni sovietici, tranne per un'area antica piuttosto carina con tante chiese e casette. A solo un'ora da questa poi c'è Suzdal.
Le guide dicono che potendo vedere solo una delle città dell'anello, questa deve essere Suzdal...non posso che essere d'accordo!
Fondamentalmente è un villaggio rurale fatto di gruppetti sparsi di villette tradizionali in legno, qualcuna incantevole e colorata, altre nuove e anonime, attorno a un piccolo fiume serpeggiante dove i ragazzi del posto si tuffano ridendo: ma in questa pace bucolica sono contenuti, oltre a un gran numero di chiese qua e là, un cremlino e diversi monasteri fortificati SPETTACOLARI.
russia diario di viaggio
suzdal
Nei punti panoramici dalle macchie di verde si vedono spuntare decine di campanili e cupolotti a cipolla...che posto ragazzi.
Cose curiose successe in questi due giorni:
- il proprietario dell'ostello (che poi era un appartamento) a Vladimir si chiamava Vladimir...neanche nascendo ad Alassio avrei potuto raggiungere tale perfezione;
- i piccioni della piazza di Vladimir sono super paciosi, giusto se li calpesti si decidono a dare due colpi d'ali;
- nel cremlino di Suzdal una simpatica provodnitsa (termine usato per le attendenti dei vagoni dei treni a lunga percorrenza che prendo in prestito anche per quelle dei musei) mi ha mostrato una ricostruzione dell'ambiente di una vecchia classe spiegandomi tutto in russo come niente fosse, ma pure se non ho capito un'acca a parte "smotrii" (guarda) va bene così, e facendomi anche inginocchiare all'angoletto sui ceci;
sui ceci
- a Suzdal per la seconda volta in vita mia (la prima è stata un capodanno di alcuni anni fa a Saranda, in Albania) dormo da solo in ostello...nel senso che sono proprio l'unica persona in tutto l'ostello: i proprietari/staff stanno alcune villette più in là.
Stasera a cena (avevo bisogno di coccole, ho camminato talmente tanto oggi che ciò i piedi come du' bistecche) mi sono fatto un borsch con la carne d'anatra e un filetto di persico con dadini di zucca gialla e cetriolo e quelle uova di pesce di colore rosso (le uova, non il pesce) che qui vendono nei vasetti insieme alla panna acida dei quali ne farei fuori a decine...godimento! 
Ciao a tutti, specialmente a Marisa (la suddetta insegnante di lettere, che probabilmente non leggerà mai questo scritto ma magari questa volta lo farebbe volentieri). 

6- Una costante di questo viaggio finora è il progressivo abbassamento dei costi del biglietto dei mezzi pubblici, bus e metro dove c'è, da una città a quella successiva: 35 rubli a viaggio (circa 50 centesimi) a Mosca per chi ha una carta "troyka" (a me l'hanno prestata, altrimenti sono 55 rubli), 25 a Kazan, 20 a Nizhny Novgorod, 17 a Suzdal e a Kostroma...già, Kostroma.
stazione dei bus di ivanovo
Ieri doveva essere giornata di trasferimento con cambi di mezzi e con la possibilità di visitare un bel posto durante il viaggio...sfumata. Per arrivare a Plyos infatti bisognava cambiare a Ivanovo, scendere a Privolzsk e prendere un ultimo mezzo, ma già alla stazione di Suzdal era saltata sia la corsa delle 10:10 che quella delle 10:45, così sono partito per Ivanovo solo alle 11:40. Questa è una delle città più grandi dell'anello d'oro ed è incredibilmente verde, pulita e ordinata, ma fatta quasi esclusivamente di casermoni squadrati; però la stazione dei bus è la migliore vista finora in Russia e all'interno c'è anche un caffè-mensa dove ho pranzato aspettando il bus successivo. Vista l'ora però ho proseguito direttamente fino alla meta finale della giornata: Kostroma appunto.
La città è carina: una bella piazza, un notevole monastero fortificato, tanto verde e un po' di casette di legno, però qui la star è il Volga, possente e scenografico. Sul lungofiume poi i tramonti sul nastro d'acqua sono spettacolari.
il menu della felicità
Oggi sono invece arrivato a Jaroslavl', la più importante città dell'anello; qui l'aria è un po' più cittadina e meno campagnola. La userò anche come base nei prossimi giorni per girare le città nei dintorni, il centro però è famoso perché in qualsiasi direzione guardi è pieno di cupolotti a cipolla, praticamente un campo di barbabietole rigirato. Per il resto, Volga anche qui! A Jaroslavl' trovare un supermercato è un'impresa: tanti negozi di scarpe, una farmacia ogni 50 metri...cazzo, datemi un supermercato! Intanto però sono finito a cenare in un posto dove fanno solo ravioli, quelli russi ripieni di un'incredibile varietà di animali (mi sono già fatto un piatto di quelli classici al manzo e maiale e ora provo quelli al coniglio), poi ci sono anche quelli tipici di altre ex repubbliche sovietiche o paesi asiatici; ora fotografo il menu così potrete stupirvi, io intanto mi rimpinzo...i ravioli non tradiscono mai, in qualsiasi parte del mondo vi troviate. Passo e chiudo. 

P.S. il T9 del mio cellulare quando digiti "d' " come primo suggerimento dà: "d'uopo". Ma che je dice la CPU?

P.P.S Jaroslavl' è di lusso, per i mezzi pubblici si risale a 23 rubli a corsa.

7- Da Jaroslavl' si possono fare un po' di gite, per esempio basta un'oretta d'autobus per arrivare a Rostov Veliki, altra cittadina storica dell'anello d'oro (che con la metropoli sul fiume Don condivide il nome ma non certo l'aspetto). Però una volta arrivati all'autostazione e incamminati verso il centro la situazione è abbastanza spiazzante: dove google maps e anche la mappa comunale lungo la via segnalano di essere in pieno centro urbano sembra di trovarsi in aperta campagna. Dov'è la città? Eppure dovrebbe essere grande quasi quanto Velletri! Ma alla fine le cose cambiano.
Perché venire qui?
attrazioni
Presto detto: a Rostov a mio giudizio c'è il cremlino più bello tra quelli che ho visto finora! Poche decine di metri alle spalle di questo si apre poi la vista sul lago Nero (si chiama proprio così, non "ciorny" ma HEPO, che in russo si legge appunto NERO...anzi, a esse popo pignoli se legge 'na cosa tipo "NIERA" detto con la voce de Ivan Drago, chissà che vordì!) e chi mi conosce sa che sull'argomento "laghi" sono sempre sensibile.
E parlando sempre di laghi, a molti il nome Rybinsk non dirà nulla, a meno che non siate appassionati di sci di fondo visto che qui si svolgono delle gare della coppa del mondo (ebbene si, mi vedo lo sci di fondo su rai sport durante le domeniche d'inverno, e allora? Quando nel 1994 a Lillehammer la staffetta italiana battè in volata la strafavorita Norvegia aggiudicandosi l'oro io ero in piedi sul tavolino della cucina a zompare come una molla!), ma per un bimbo di quattro anni quella enorme macchia azzurra sulla cartina del suo atlante era una curiosità notevole. Il lago Rybinsk è in assoluto uno dei più grandi d'Europa: è artificiale, ma è grande quanto la Val d'Aosta. Poi la guida parla di un "well preserved historic center", quindi...
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strani cartelli
Il centro storico grazioso c'è, anche se sono tre strade, il tempo è stato terribile e il lago sta qualche chilometro spostato e non c'è modo di vederlo spostandosi a piedi (ma comunque dovrei rifarmi con gli interessi tra una settimanella abbondante); pazienza, mi sono tolto lo sfizio, e poi c'è sempre il Volga!
Stasera a Jaroslavl' 16 gradi (mi invidiate vero?) e un po' di pioggia, mi consolo strafogandomi di ravioli nel posto dell'altro ieri, stasera provo quelli con l'anatra e quelli con la selvaggina; domani si torna a Mosca.

P.S. Strani cartelli nei bagni...che ne Pensate?

8- Col ritorno a Mosca si conclude la prima parte del mio viaggio, quella che riguardava il Volga e l'anello d'oro. Ora, prima di puntare con decisione verso nord, altri tre giorni nella capitale cercando di scoprire nuove chicche e focalizzando l'attenzione più sulla parte orientale, visto che stavolta alloggio da questo lato, in una zona che 5 anni fa mi era sembrata particolarmente graziosa, ovvero vicino a Chistye Prudy. Qui ci sono tanti caffè graziosi ma ahimè un po' fichetti e dalla cucina piuttosto anonima, però c'è un georgiano che mi può dare soddisfazione. 
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museo della cosmonautica
Oggi però l'anello d'oro ha avuto una coda, il suo sito più vicino alla capitale, Sergiev Posad, il cui monastero di San Sergio è veramente impressionante: una selva di torrette e cupole dorate, azzurre e ramate. Purtroppo, sarà la discreta fama o la vicinanza alla megalopoli e le relativa facilità nel raggiungerla, era davvero invasa di turisti, per la maggior parte in grandi grupponi che sciamavano dai torpedoni fomentando odio, in buona parte, ma non solo, cinesi e intenti principalmente a farsi selfie...perché l'importante non è fissare la bellezza del posto in una foto, è che in quel maledetto scatto tu ci sia.
C'erano anche molti italiani (e ciò testimonia la fama del luogo, che i nostri compatrioti sono molto "mainstream" e nei posti importanti, non belli bada ma importanti, ce li trovi sempre) però nessuno facente parte dei grupponi. Il posto comunque merita.
Cosa mi riserverà ancora Mosca? 

9- Le stazioni sulla linea blu della metro di Mosca sono lontanissime l'una dall'altra, del tipo che mentre sei sopra e credi di averne già passate tre o quattro e invece quando il treno si ferma e scopri che era una sola pensi di essere caduto in qualche buco spazio-temporale. Comunque, servito da questa linea è il quartiere di Izmailovo, dove una volta c'era il grande mercato delle pulci; ora invece in quello spazio sono stati costruiti 4 mastodontici hotel dietro ai quali torreggia un cremlino nuovo, grande, scenografico, molto pacchiano e completamente finto...è un centro commerciale con negozi, ristoranti e bancarelle di souvenir (matrioske e cappelli di pelliccia con lo stemma dell'armata rossa).
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metro di mosca
In questo tempio del kitsch i russi, notoriamente belli coattelli, ci vengono anche a fare i matrimoni: solo durante la mia breve visita ho visto almeno 4 coppie di sposi intenti a farsi le foto con gli invitati. Contenti loro...
Situazioni russe, a cena: locale grazioso con divanetti, entra una ragazza carina, vestitino bianco a fiori...solo che sta praticamente in mutande (azzurre) e reggiseno (bianco) perché con le luci il vestito è praticamente trasparente; subito dopo una coppia, lei bel vestitino grigio, tacchi, splendidi e lunghissimi capelli scuri, molto molto carina ma fare un po' sostenuto, anche lui bel ragazzo (strano, invece di sembrare un orso appena uscito dal letargo)...la particolarità? Il locale è una tavola calda e loro due stanno al bancone col vassoio in mano. Forse noi italiani/e abbiamo più i piedi per terra e anche un po' più di classe...certo che però in tante qui sono proprio belle.
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ragazze brutte a mosca
Fatemi lamentare un po': avete una piazza che è uno spettacolo, CHE CAZZO LA RIEMPITE DI FERRAGLIA MORTACCI VOSTRA? Transenne, gradinate e altro per qualche manifestazione di qui a venire (c'erano anche due settimane fa)...ma fatela in qualche posto che altrimenti farebbe schifo invece di deturpare per tutta l'estate quella meraviglia con un cantiere (come quei mercatini di natale di MERDA in quelle splendide piazze nordiche...io ODIO i mercatini di natale), roba che se non l'avessi già vista libera in tutto il suo splendore 5 anni fa ora starei rosicando come un castoro dello Yukon. 

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